Cultura e Spettacoli

Trapper condannati per furto: Traffik resta in carcere, i genitori non lo vogliono a casa

Condannati per il furto e l'aggressione a un fan, i due trapper romani sono stati scarcerati ma per uno di loro le porte della cella non si sono riaperte, perché per due volte i genitori hanno rifiutato il ritorno del figlio per i domiciliari

Trapper condannati per furto: Traffik resta in carcere, i genitori non lo vogliono a casa

La storia dei trapper condannati lo scorso marzo per l'aggressione e il furto di uno smartphone alla stazione Termini di Roma ha fatto molto scalpore. Figli della “Roma bene”, Gabriele Magi e Gianmarco Fagà sono conosciuti nell'ambiente rispettivamente come Gallagher e Traffik. Sono due dei maggiori esponenti della musica trap nella Capitale, con un discreto numero di seguaci. Anche dopo la condanna al carcere i due hanno continuato ad avere estimatori tra i giovanissimi romani e, anzi, il loro pubblico è addirittura aumentato.

Negli ultimi mesi a Gallagher erano stati concessi gli arresti domiciliari dopo la condanna a 2 anni e 3 mesi ma nelle ultime ore il giudice ha revocato la misura restrittiva, imponendo al ragazzo il solo obbligo di firma. Gallagher, 25 anni, ha dato la buona notizia ai suoi follower tramite Instagram, dove i tanti seguaci hanno esultato insieme a lui. “Quanto è bella Roma centro. Grazie a tutti quelli che mi hanno sostenuto”, ha detto Gallagher in uno slang misto romano/inglese. Il giovane adesso potrà tornare alla sua vita anche se con delle limitazioni, visto che gli è stato imposto di non lasciare l'abitazione dalle 22 alle 7 del giorno dopo.

È andata diversamente a Traffik, il più giovane dei due, che invece continua a scontare la sua pena a 2 anni e 6 mesi nel carcere di Regina Coeli. La famiglia del giovane trapper ha espressamente chiesto al giudice che il ragazzo sconti la sua pena in prigione. Per due volte il giudice aveva concesso i domiciliari al trapper e per due volte la sua famiglia li ha respinti. I genitori non gradiscono la presenza del figlio all'interno della loro abitazione, perché non ne condividono le trovate e la filosofia di vita scelta. Droga, lusso esasperato, armi e gang sono gli argomenti a cui i seguaci della musica trap inneggiano nelle loro canzoni, che vanno contro i principi della famiglia di Gianmarco Fagà.

Se il suo partner sul parco potrà quindi tornare a cantare e a fare concerti, anche se solo nelle ore diurne, Traffik è costretto a prolungare la sua permanenza nella casa circondariale romana, in attesa di nuove disposizioni.

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