Cultura e Spettacoli

Tutti i segreti di Elvis Presley quando tornò a Nashville

il produttore Matt Ross Spang ha recuperato 40 brani inserendoli nel quadruplo cd From Elvis in Nashville. I primi due album contengono le sedute ufficiali di registrazione, gli altri due rarità e brani finora contenuti in dischi da collezione o difficili da reperire

Tutti i segreti  di Elvis Presley quando tornò  a Nashville

I duri e puri (tra loro anche musicisti come John Fogerty) sostengono che il vero Elvis sia finito dopo l'incisione di Mistery Train. Un po' eccessivo, anche se il «re» nella sua parabola artistica ne ha fatte di tutti i colori (per esempio It's Now Or never, la versione di 'O sole mio). Comunque l'anima rock di Elvis Presley non si è mai spenta, soprattutto negli anni tra il 1968 e il 1970, al tempo delle grandiose tournèe a Las Vegas, ampiamente documentate in lavori come il documentario That's the Way It Is. Nel '69 era uscito Elvis In Memphis, album che mescolava il rock e il country e l'anno successivo Elvis tornò nel suo Tennessee, questa volta negli studi RCA di Nashville, per registrare nuovo materiale.

Oggi il produttore Matt Ross Spang ha recuperato 40 brani inserendoli nel quadruplo cd From Elvis in Nashville. I primi due album contengono le sedute ufficiali di registrazione, gli altri due rarità e brani finora contenuti in dischi da collezione o difficili da reperire. Elvis entrava in studio a tarda sera e lavorava tutta notte fino all'alba. Le session durarono cinque giorni e al suo fianco, oltre al fedelissimo (e grandissimo) chitarrista James Burton c'erano sessionmen di lusso come Charlie Hodge alla seconda chitarra, David Briggs al piano, Norbert Putnam al basso. «Prima e dopo Las Vegas ho sentito il bisogno di tornare alle radici - disse in proposito Elvis - non solo musicali ma anche a quelle legate alla mia storia e alla mia famiglia».

Queste incisioni quindi sono piuttosto country, honky tonk, gospel o per meglio dire «countrypolitan», quel genere che contaminava il country con altri stili, che Elvis contribuì a lanciare. C'è il doveroso omaggio a Willie Nelson nella filosofica Funny How Time Slips Away, c'è I've Lost You, c'è Love Letters ripescata dal 1966, c'è una cover accorata del classico di Simon&Garfunkel Bridge Over Troubled Water, c'è una vibrante Whole Lotta Shakin' Goin' On e tanto altro materiale tutto da (ri)scoprire.

Alcuni di questi pezzi compaiono su Elvis Country ma questo è un album fresco e pirotecnico che può interessare anche coloro (e sono tanti) che hanno tutto di Elvis, compresi vari pezzi da collezione.

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