Cultura e Spettacoli

Vandali e lavori, biblioteche in abbandono

La situazione di molte comunali è a rischio. Inclusa la storica Malatestiana

Vandali e lavori, biblioteche in abbandono

Lo stato di abbandono, incuria e sciatteria in cui versa il patrimonio storico e artistico italiano, non risparmia il mondo delle biblioteche in piena crisi tra costanti tagli di budget, chiusure, diminuzioni del personale e atti vandalici. L'ultimo scandalo in ordine di tempo riguarda la biblioteca comunale di Ancona «Benincasa» chiusa per lavori a tempo indefinito e, nonostante il primo cittadino del capoluogo marchigiano del Pd Valeria Mancinelli cerchi di far passare il messaggio che siano normali interventi di routine, le cose non stanno così. I lavori si sono resi necessari dopo una segnalazione anonima da cui emergevano una serie di anomalie confermate dal sopralluogo dei vigili del fuoco che, oltre alla violazione delle norme sulla sicurezza, hanno riscontrato irregolarità in materia di antincendio (un dettaglio in una biblioteca). Inoltre, come afferma il consigliere comunale di opposizione Marco Ausili: «L'amministrazione conosceva da tempo tali violazioni perché già dal 2009 dopo un esposto di un dipendente della stessa Biblioteca, erano emerse pubblicamente. Nonostante ciò il Comune in dieci anni non ha fatto nulla per l'adeguamento. È insopportabile che ora il Sindaco annunci l'inizio dei lavori quando avrebbe dovuto farlo già da un decennio durante il quale gli utenti sono stati in pericolo».

Le cose non vanno meglio centocinquanta chilometri più a nord, a Cesena, dove si trova la celebre Biblioteca Malatestiana, la più antica biblioteca civica d'Europa riconosciuta dall'Unesco Patrimonio dell'umanità. Balzata tempo fa agli onori delle cronache per l'organizzazione di un evento di burlesque nei suoi locali (poi non realizzatosi), da qualche anno è senza direttore scientifico. Ma non basta: dopo i lavori di ristrutturazione compiuti dal Comune (amministrato dagli anni '70 dal centrosinistra), come spiega il già consigliere comunale Stefano Spinelli: «La Malatestiana si è trasformata in una grande biblioteca di quartiere, molti libri sono stati trasferiti in altri edifici con disagi per i prestiti e più che un luogo di studio è diventato uno spazio di ritrovo sociale con tutti i disagi che ciò comporta per gli studenti». L'auspicio è che la nuova giunta metta mano alla situazione anche se, dal nome del nuovo assessorato alla cultura «e inclusione» (!?), non ci si aspetta nulla di buono.

Quando non colpisce la cattiva amministrazione, ci pensano i vandali a scagliarsi contro il patrimonio librario come avvenuto a Bussolengo in provincia di Verona dove alcuni criminali (chiamiamoli con il giusto nome, perché chi distrugge e vandalizza opere d'arte, libri, monumenti, questo è) hanno gettato vernice su libri e documenti dell'archivio della biblioteca danneggiando anche volumi antichi e rari.

Purtroppo ad essere sotto attacco è l'intero sistema che continua ad essere considerato da chi ci governa come accessorio e non un servizio di primaria importanza con una funzione sociale imprescindibile per le città italiane.

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