Cultura e Spettacoli

Woody Allen, ancora guai: sedusse una sedicenne

Woody Allen, ancora guai: sedusse una sedicenne

Avere 16 anni e chiamarsi Babi Christina Engelhardt quando, nel ristorante in cui sei, entra Woody Allen. Lui ha 41 anni e una ragazza, Mia Farrow. È brutto, però ti spoglia con gli occhi: è un regista famoso e tu gli fai scivolare tra le mani il tuo numero di telefono, scritto sul tovagliolo. Non si sa mai: siamo a New York, è l'ottobre del 1976 e tutto può succedere. «Era un tipo gradevole. Sapevo che faceva il regista. Ci mettemmo insieme e tutta la faccenda era un gioco. Una relazione freudiana: lo ammiravo», spiega oggi allo Hollywood Reporter l'attrice e modella 59enne, che all'epoca dell'«affaire», durato 8 anni, non aveva compiuto 17 anni, l'età legale per diventare intimi di qualcuno, nella Grande Mela.

Che Woody fosse promiscuo lo sapevamo dal 1992, dai tempi di Soon-Yi Previn, figlia adottiva della Farrow ritratta nuda da colui che, invece di proteggere la ragazzina coreana, la concupiva. Certo, poi l'ha sposata. Ma, intanto, la pessima condotta sessuale di Allen è diventata di dominio pubblico. Consolidandosi, come esempio negativo per Hollywood che davanti è moralista e di dietro rotta a tutto, con le rivelazioni di Dylan Farrow, figlia adottiva del cineasta, molestata a 7 anni. «L'ha molestata prima o dopo il film Annie Hall?», ha twittato Ronan Farrow, l'implacabile reporter del New York Times che ha fatto scoppiare il bubbone Weinstein. «Mi toccava con il dito nelle parti intime», dichiara Dylan. Dunque, l'82enne Allen è un pedofilo conclamato. Anche indagato dal New York State Child Welfare, senza mai finire sotto processo.

Tra investigazioni e sospetti, però, il pubblico Usa ha messo il comico nel freezer: «Potrei stare sul poster del #MeToo», scherza lui, che si è visto stoppare da Amazon A Rainy Day in New York, previsto per fine anno, mentre gli altri suoi progetti per il colosso di Bezos sono fermi ai box.

Le rivelazioni di Babi, che incontrava Allen a casa di lui, sulla Quinta, venendo iniziata a partouzes con altre donne - «Erano i '70 ed esploravo la mia sessualità», dice lei, ispiratrice di Manhattan - sono la pietra tombale, più che l'ennesima pietra dello scandalo.

Commenti