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Addio a Gutendorf, il tecnico giramondo. Allenò in 32 paesi

Una vita vissuta per il calcio. Che per lui non era né un gioco né uno sport, bensì una missione. Perché l'ha usato per includere il prossimo nella società. Nella notte fra venerdì e domenica è scomparso Rudi Gutendorf, tecnico tedesco di 93 anni che in carriera ha allenato 55 squadre di 32 paesi differenti. Un vero e proprio record, tanto che anni fa è stato inserito nel Guinness dei Primati.

«Perdiamo un uomo che, con il suo grande cuore, ha arricchito ogni giorno la vita di chi gli stava intorno», ha detto il figlio di Gutendorf. Per tutta la vita mister Rudi ha utilizzato il calcio per fare del bene: nel 2016, a 90 anni già compiuti, ha accettato l'incarico come tecnico della terza squadra del TuS Koblenz, proprio con questo spirito: la formazione venne infatti creata con la sola intenzione di far giocare i profughi, gli unici ammessi in squadra.

«Ovviamente non parteciperò agli esercizi, ma con la mia esperienza mondiale posso sicuramente aiutare i ragazzi. Alcuni di loro mi conoscevano perché ho allenato in Ruanda», scherzò nel suo primo giorno di lavoro.

Gutenberg, d'altronde, aveva provato a sfondare già da calciatore, ma non è mai riuscito ad andare oltre il campionato regionale. Da tecnico ha invece esportato il proprio nome e la propria idea di sport nel mondo intero, lavorando in tutti i continenti: Europa, America, Africa, Oceania e Asia. Oltre ai club ha guidato le nazionali di paesi arretrati dal punto di vista calcistico come Ruanda, Samoa, Bermuda, Botswana, Nepal e Trinidad e Tobago. Stava portando il Cile ai Mondiali del 1974 ma dovette lasciare il paese a causa della guerra. Episodio inconcepibile per il suo modo di affrontare la vita. E ovviamente il calcio.

Che per lui erano la stessa cosa.

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