Sport

Addio a Piero Gratton: disegnò lo storico lupetto della Roma

Se ne è andato a ottant'anni il grafico Piero Gratton, fu il padre dello stemma storico introdotto dalla Roma nel 1978

Addio a Piero Gratton: disegnò lo storico lupetto della Roma

La Roma piange la scomparsa di Piero Gratton, il creatore del Lupetto stilizzato, lo stemma da sempre nel cuore di tutti i tifosi romanisti.

Il club giallorosso ha salutato il graphic designer con una nota sui propri account ufficiali: "Oggi è un giorno triste per tutti i romanisti. Ci ha lasciato Piero Gratton, papà del Lupetto e autore di pagine di storia legate alla nostra identità. Piero avrà sempre un posto speciale nel cuore di tutti noi".

La carriera

Nato a Milano nel 1939, dopo aver studiato presso il liceo artistico di via di Ripetta a Roma, Gratton è stato per 25 anni responsabile del gruppo di grafica dei servizi giornalistici del Tg2. Fu suo il logo della trasmissione Tribuna politica e di Tribuna elettorale dal 1987 al 1991. In campo sportivo oltre al Lupetto, Gratton fu anche il padre dell’Aquila stilizzata della Lazio, utilizzata dai biancocelesti tra il 1979 e il 1982, e del Galletto del Bari, sulle maglie dei biancorossi fino al 2014. Tra i suoi lavori, anche il logo di Euro '80 e quello della Uefa, disegnato nel 1983. Successivamente si è occupato di iniziative editoriali per diverse aziende quali il Banco di Napoli, la Pfizer, o la Selenia-Elsag. Attualmente svolgeva la sua professione di graphic designer nella società Rpmg di suo figlio Michelangelo, proprietaria del brand Ability Channel, la web tv sulla disabilità per il quale ha ideato e disegnato sia il marchio che la mascotte “Oscar”.

La nascita del Lupetto

Nel 1978 Gaetano Anzalone nell'ultimo anno alla presidenza della società, affidò la direzione dell'ufficio per la pubblicità proprio a Piero Gratton, che venne incaricato di realizzare un nuovo logotipo per la squadra, un nuovo simbolo da associare alla squadra. Dato che la lupa capitolina non poteva essere registrata come marchio perché il Comune di Roma non aveva concesso il permesso, venne creato il celebre Lupetto nero stilizzato con l'occhio rosso, che dal 1978 al 1980 compariva incorniciato da due cerchi concentrici, uno giallo e uno rosso.

La creazione ebbe un successo enorme e il Lupetto accompagnò la Roma nell'era d'oro di Nils Liedholm, con la conquista del secondo storico scudetto e la finale di Coppa dei Campioni, sfumata nella maledetta finale all'Olimpico contro il Liverpool. Nel corso degli anni furono ideate nuove varianti di questo stemma. Nelle divise dal 1980 al 1991 un Lupetto bianco venne colorato all'interno da uno stemma circolare rosso, mentre dal 1991 al 1996 divenne prima giallo e poi arancione. La sua ultima versione fu quella de 1996-1997, incorniciato in uno scudo rosso bordato di arancione. Nell'estate dello stesso anno però, grazie a un accordo con il Campidoglio, al club giallorosso fu concesso il permesso speciale di poter utilizzare il simbolo della Lupa e di riproporre, così una nuova versione dello stemma ispirata a quello originale.

Dopo tanti anni il Lupetto fu così messo in soffitta ma nel corso degli anni è sempre rimasto nel cuore dei tifosi giallorossi, che non hanno mai smesso di identificarsi con lo storico stemma. Così se già lo scorso anno è stato riproposto nel pattern dell'attuale terza maglia, quella blu, secondo le indiscrezioni la Roma omaggerà il famoso Lupetto con le maglie del prossimo anno ispirate a quella della stagione '79-'80. Il modo più bello per rinsaldare la storia giallorossa e per ricordare il suo ideatore Piero Gratton.

Segui già la nuova pagina Sport de IlGiornale.it?

Commenti