Ajax, un modello da seguire per i club italiani. Quanti pezzi pregiati sul mercato

L'Ajax di Erik ten Hag ha letteralmente umiliato il Real Madrid di Santiago Solari che viene così estromesso dalla Champions League, agli ottavi di finale, dopo aver vinto le ultime tre edizioni. I blancos dopo la vittoria dell'andata, per 2-1 all'Amsterdam Arena, sono stati travolti dalla qualità, dalla freschezza e della forza fisica dei Lancieri che hanno calato un poker incredibile in casa del club più vincente della storia del calcio. L'Ajax, da sempre, è stata una grande fucina di campioni e da quella scuola sono usciti tantissimi fuoriclasse: uno su tutti il fenomeno del calcio mondiale, il compianto Johan Cruijff che rivoluzionò il modo di giocare a calcio. Il modello olandese è un esempio da seguire anche in Italia dove troppo spesso i nostri club puntano su giocatori di una certa età e non sui giovani sia italiani che stranieri.

L'Ajax ha in rosa tantissimi giocatori interessanti che farebbero a caso dei club italiani. Partendo dalla porta sta stupendo la qualità e la continuità del portierino camerunese André Onana, classe 96. In difesa si stanno distinguendo il terzino destro Noussair Mazraoui, marocchino con passaporto olandese classe '97 e soprattutto il fortissimo centrale Matthijs de Ligt, classe '99 che piace alla Juventus e ai più grandi club europei tra cui il Barcellona. Di fianco a loro l'esperienza dell'ex United Blind e del terzino sinistro argentino Tagliafico, che è ancora relativamente giovane con i suoi 26 anni. In mezzo al campo si stanno distinguendo due fortissimi giocatori olandesi come Van de Beek e Frankie de Jong, entrambi classe '97 coadiuvati dall'esperienza del danese Lasse Schone, in gol ieri.

Il tridente dell'Ajax, poi, fa paura dato che ieri contro il Real sono andati in rete il giovane brasiliano classe '97 Neres, il trentenne serbo Dusan Tadic e il marocchino con passaporto olandese Ziyech, classe '93.

"Ho una passione per la numerologia." J. Cruyff. La mia rivoluzione #Ajax pic.twitter.com/0M8YQPOUE5

— Jacopo De Marchi (@JacopoDeMarchi) 5 marzo 2019