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Ale Chiarato e Max Pescatori: tutte le (difficili) sfide del 2014

Ale Chiarato e Max Pescatori: tutte le (difficili) sfide del 2014

Uno è due volte campione del mondo ed è un'icona del poker internazionale con un'esperienza quindicennale nel settore, l'altro è un giovanissimo player professionista, ma a sua volta veterano dopo ben 5 anni di appartenenza alla sua room online e grinder rispettato nel gambling online italiano. Il minimo comune denominatore che li unisce è il team pro di PokerClub, la poker room di Gtech, la seconda ad offrire questo gioco online in Italia. Stiamo parlando di Max Pescatori e Alessandro Chiarato.
Il 2014, appena iniziato, sarà un anno cruciale sia per questi due campioni, tra i pochi insieme - all'altro membro Carlo Braccini - ad aver mantenuto lo status di «sponsorizzato», sia per il poker online, dopo un 2013 difficile per i numeri della raccolta. Abbiamo chiesto a loro cosa è successo e cosa succederà nei prossimi anni al gioco che affascina ancora tantissime persone; e nella poker room per la quale giocano e lavorano, PokerClub.
Il «Pesca» festeggia un anno di Lottomatica: «Era la fiera dei giochi a Rimini l'anno scorso quando venni presentato da Ciccio Valenti e dal campione di nuoto Filippo Magnini. È stato un anno duro e intenso nel quale ho profuso tutto il mio impegno e nel quale ho messo a disposizione tutta la mia esperienza (Max gioca a poker dal 1999, ndr). Abbiamo creato dei brand nostri come le PokerClub Live Series che hanno avuto un ottimo successo e abbiamo cercato di fare del nostro meglio investendo molto tempo in un nuovo software di gioco che ora stiamo migliorando sempre più. Il bilancio è buono, ma c'è ancora tanto da fare».
Per lui il pallino fisso delle World Series Of Poker di Las Vegas se si parla della stagione pokeristica 2013: «È stato un anno di alti e bassi e c'è poco da dire. Come è inutile commentare il super torneo delle Wsop con i migliori al mondo dove sono uscito, anche lì, a un passo dai premi. E se avessi indovinato due colpi fortunati avrei potuto anche vincere e staremmo qui a parlare di super stagione e sarei entrato nella storia».
Questo è il poker, d'altra parte, anche se spesso è dura da accettare. Anche quest'anno stagione incentrata sulle Pls e su Las Vegas. Ma alla Sin City punta forte anche Ale Chiarato che da due anni sfiora il colpaccio. «Mi preparo alla prossima stagione dove giocherò le tappe Pls e i tornei major che si giocheranno in Italia, come il Wpt Venezia e l'Ept di Sanremo - spiega Alessandro Chiarato - ma penso di stare almeno 25 giorni a Las Vegas per concentrarmi sulle Wsop, compreso il main event, e per cercare di giocare un po' di tutto con la speranza di centrare i migliori obiettivi possibili». Allora chiediamo a Chiarato come sta il poker italiano e quale linea andrebbe seguita da qui a qualche anno: «Indubbiamente il calo c'è stato per la crisi generale, per la flessione dell'effetto moda, per un down fisiologico e anche per l'introduzione del cash game che ha scombinato gli equilibri. Ora più di prima, l'obiettivo di una room deve essere quello di curare al meglio i propri clienti e quelli che possono essere recuperati con promo e offerte vincenti. PokerClub ha investito tanto in questi anni e si è presa anche molti rischi. Tutti finalizzati però alla migliore soddisfazione del giocatore. E i risultati stanno arrivando».
Dalle primissime poker room ai più grandi gruppi internazionali e italiani, Pescatori è uno dei pochi che può aiutarci a «leggere» il futuro come se fosse una mano di hold'em: «Gioco online dal '99 e la mia esperienza è dettata dal tempo passato sui tavoli e dai vari cambiamenti attraversati. Il boom del poker online è passato e forse abbiamo esagerato a pensare che ci sarebbero stati sempre i numeri di prima. Tuttavia non è detto che non si possa recuperare, fermo restando che il calo forse non lo avverte chi sta lavorando bene».
Oltre alle motivazioni elencate da Chiarato, secondo Pescatori c'è dell'altro: «Indubbiamente la guerra della rakeback (la retrocessione al giocatore, ndr) ha portato i migliori grinder a ridurre la liquidità di gioco a tutti i livelli e a giocare le partite più piccole, diventate difficilissime. Questo non accade solo su due room in Italia che non offrono accordi sulla rakeback. Una di queste è PokerClub che offre un ottimo vip system da scalare, che può premiare comunque i players».
In ogni caso la situazione non è così negativa: «La storia è ciclica e tutto questo è già capitato in altre poker room e in altri mercati.

Quello italiano può sicuramente tornare a buoni livelli o mantenere numeri dignitosi, che determineranno la nostra dimensione», conclude Max.

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