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Allegri: «Scudetto subito per non fare più i polli»

C'è la Fiorentina ma la testa è alla sfida di martedì con il Real Max: «Lavorare dopo le sconfitte è più difficile e toglie certezze»

TorinoLa Juventus reduce in campionato da due sconfitte nelle ultime tre partite (tante quante ne aveva collezionate nelle precedenti 59 gare nella massima serie), la Fiorentina da tre ko di fila: prima contro sesta comunque e non è certo poco. Con più o meno l'impossibilità per entrambe di fermarsi ancora: vero che la Signora non potrà rimettere in discussione lo scudetto ma, con il Real Madrid quasi alle porte, lanciare segnali di insicurezza non sarebbe gradito. «Lavorare con le sconfitte sulle spalle è più difficile e toglie certezze», ha ammesso Allegri. Identico discorso per Montella e la Viola, attesi dalla semifinale di Europa League e per di più con l'accesso all'Europa ancora in dubbio. Sulla carta, per questi e mille altri motivi, potrebbe uscirne match vero e ben giocato: peraltro l'ultima volta che le due squadre si sono affrontate allo Stadium - il 5 marzo scorso, in occasione dell'andata della semifinale di Coppa Italia - ne venne fuori il 2-1 per i toscani al termine di una gran bella partita che costrinse poi la Juve a cercare l'impresa nel ritorno, centrandola. Oggi, almeno stando a quanto si diceva fino a circa un mese fa, avrebbe anche potuto essere la gara del ritorno tra i convocati di Giuseppe Rossi: niente da fare invece, né per la sfida ai campioni d'Italia né quasi certamente fino alla prossima estate. Troppi i rischi per Pepito, evidentemente ancora indietro nel recupero dopo l'ennesima operazione a un ginocchio.

Regali non ce ne saranno comunque, ecco. Pur se la Juve, classifica alla mano, non ha nulla da temere. Riscattare il ko nel derby, seguito a quello di Parma (avversario stasera della Lazio 2ª), è però obbligatorio: alla peggio mancano quattro punti per laurearsi matematicamente campioni d'Italia per il quarto anno di fila e Allegri non vede l'ora di tagliare il traguardo. Riavrà Marchisio (squalifica scontata), pronto a timbrare il suo 300esimo cartellino bianconero, Chiellini, Evra e Tevez, ma dovrà rinunciare a Bonucci (bloccato per un turno dal giudice sportivo) e magari gestire i sei giocatori in diffida (Lichtsteiner, Chiellini, Evra, De Ceglie, Vidal e Pereyra). «Se preferisco vincere il tricolore subito oppure sabato prossimo con la Samp? Meglio subito, ma siamo legati al risultato della Lazio. Le due sconfitte recenti? Contro il Toro dovevamo gestire diversamente la partita. Purtroppo abbiamo colpito tre pali e commesso altrettanti errori difensivi. Siamo stati dei pollaccioni, ma nel calcio succede. La squadra è però cresciuta ulteriormente, penso soprattutto ai nostri giovani che devono imparare a giocare sempre per vincere ogni tre giorni». Allo Stadium la Signora ha vinto le ultime otto partite di campionato, subendo solo due reti: in vista del Real, da ospitare martedì prossimo, un'altra bella iniezione di fiducia sarebbe gradita. Vale per tutti e in primis per Morata, ex Blancos che dovrebbe essere ancora titolare nonostante in campionato non trovi la via della rete dal 14 marzo e contro il Toro sia apparso in difficoltà. «È normale che possa attraversare dei periodi più o meno positivi - la difesa di Allegri - al suo primo anno in Italia e in una grande squadra».

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