
Banale e omologato non lo è mai stato e ogni volta che parla Massimiliano Allegri lo conferma. In un'intervista ai media Usa New York Times e Espn, l'ex tecnico della Juventus ha parlato di se stesso e del momento del calcio. «Non mi sono preso un sabbatico, ma solo una pausa», ha detto, confessando di passare il suo tempo a leggere libri e a guardare partite. «Molte più di quando alleno. In quei momenti non ho tempo: i video non devono mai superare i 5'. Ora mi godo la vita in famiglia e con gli amici». Allegri parla anche della sua filosofia di calcio. «Federico Tesio, uno dei più grandi allenatori della storia, spiegava che puoi capire come correrà un cavallo da come muove le gambe al mattino. Stessa cosa con i calciatori: per vedere se un giocatore è in forma bisogna guardargli le gambe alla mattina in allenamento, come i cavalli. Ai miei assistenti dico di guardare come muovono le gambe, non il computer».
Sull'ipotesi che l'allenatore sieda in tribuna anzichè in panchina per vedere meglio, Allegri non ha dubbi. «Una mega puttanata, una delle più grandi puttanate che abbia mai sentito dire. L'allenatore deve stare in panchina, deve respirare la partita, deve capire il momento in cui c'è da cambiare un giocatore e il momento in cui c'è anche bisogno di togliere il migliore perché la squadra ha bisogno di un altro giocatore». Caustico anche quando parla di schemi a tattica. «In Italia la tattica, gli schemi sono tutte puttanate. Il calcio è arte e gli artisti sono i grandi campioni, non devi insegnare niente, li devi ammirare e metterli nelle migliori condizioni di fare bene. È bello quando vedo un grandissimo campione fare grandi giocate.
Io in panchina sono spettatore di uno che fa spettacolo che è il giocatore». Allegri ha confessato di apprezzare molto Jin questo momento urgen Klopp, il Cagliari e l'Atalanta di Gasperini: «Grande intrattenimento con Gasp, soprattutto perché gioca l'uno contro uno per tutto il campo».