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Alonso è a casa Ma è sempre più Formula omertà

Inchiesta Fia sull'incidente al pilota spagnolo

Alonso è a casa Ma è sempre più Formula omertà

Nella formula omertà gli unici a parlare sono coloro che in F1 c'erano e ora non ci sono più. Nella formula omertà si parla dal di dentro solo se le materie in questione sono importanti, chessò, il colore dei caschi o la posizione dei motorhome nel paddock. In questi casi si esce allo scoperto. Invece, in casi discretamente più importanti, chessò, l'incidente che ha devastato la vita al povero Jules Bianchi finito sotto una gru che passava per il circuito di Suzuka, o, adesso, il mistero Alonso (incidente? scossa? malore?), si dice niente o si dice poco e soprattutto, alla fine, anche se si indaga, si chiarisce quasi nulla. Fatto sta, ieri, la Fia ha annunciato un'inchiesta e la McLaren dovrà fornire tutti i dati. Vedremo. Fernando intanto è tornato a casa (nella foto mentre esce dall'ospedale). Non sarà ai test che iniziano oggi a Barcellona. Riposo assoluto e poi il ritorno a una vita normale in vista del primo Gp il 15 marzo. Manca poco, ci sarà? Non si sa.

Formula omertà ha la forza di creare gialli. La vicenda Alonso ne rappresenta il manifesto. Nando ha preso una gran botta per un errore di guida (al vento non crediamo, suvvia)? E allora perché il suo clan si è chiuso a riccio? Una scossa per una perdita elettrica? Fonti attendibili tendono ad escluderla. Intanto la McLaren cambia le guarnizioni del kers. Le voci di un malore? Non lo si esclude. E allora daccapo: dove sta la verità? Ma come si diceva, nella formula omertà parlano solo gli ex. E Ivan Capelli l'ha detto: «È successo qualcosa di strano. Servono risposte.

Per far stare tranquilli gli altri piloti».

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