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Atapuma, al sogno mancano due chilometri

L a sfida in alta quota esalta ancora una volta il ciclismo e i suoi protagonisti. Lo spettacolo è degno di queste vette che hanno fatto grande questo sport, e Nibali, Chaves e compagnia non si tirano indietro. C'è terreno per darsi battaglia e la battaglia c'è: bella, fiera e solenne.

Ieri mi sono davvero goduto la tappa, sul posto, sulle strade del Giro. Spettacolo nello spettacolo. Le Dolomiti, come si dice in questi casi, valgono da sole il prezzo del biglietto. Il calore degli appassionati è semplicemente contagioso e travolgente. La corsa dei ragazzi emozionante e palpitante fino alla fine. Bravissimi Chaves che si porta a casa il tappone. Bravo l'olandese Kruijswijk, che si veste di rosa. Bravo, bravissimo anche il nostro Nibali, che subisce l'affondo dei due rivali, ma non affonda. Non va alla deriva.

Ma bravissimo e per me vincitore morale questo Darwin Atapuma, corridore colombiano che passa la sua giornata in fuga e arriva a soli 1.800 metri dal traguardo prima di essere ripreso dai tre inseguitori. Una vera ingiustizia.

Ma onore al merito.

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