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Azarenka, niente tennis per il figlio

In causa con l'ex marito, non può lasciare il bambino solo in California

Azarenka, niente tennis per il figlio

«La mia vittoria più bella». Così la tennista bielorussa Victoria Azarenka un anno fa dalla sala parto annunciava urbi et orbi sui social, certo di essere appena diventata mamma. Solo che Vika non avrebbe mai immaginato che dopo quel meraviglioso giorno di dicembre, per la tennista di Minsk sarebbe iniziato un vero e proprio incubo. E la colpa, se così si può dire, ricade proprio sul piccolo Leo. Ma cos'avrà mai fatto un bimbo innocente?

Facciamo chiarezza. Non v'è dubbio che passare ogni istante con il figlioletto è di sicuro un momento eternamente speciale. Eppure, da quando è venuto alla luce il piccolo Leo, la vita (sportiva) dell'ex numero uno del mondo non è stata sempre rose e fiori. Anzi, è stato un inferno. Il motivo? La battaglia legale per la custodia del bambino che Vika sta perdendo in favore di Billy McKeague, l'ex compagno della Azarenka e padre di Leo, dopo che la loro relazione si è interrotta soltanto qualche mese dopo la nascita del figlio. E ad aggravare la situazione c'è il fatto che Leo, così come papà Billy, ha la residenza in California, il che impedisce a Vika caduta tre anni fa in depressione dopo la rottura con un altro ex fidanzato - di portare il figlio con sé al di fuori dello Stato. Altro che un match point per l'avversario da annullare...

Di conseguenza, anche la carriera tennistica di Vika scesa al numero 208 del mondo e lontana dal circuito addirittura dallo scorso Wimbledon rischia di essere compromessa. Anche perché, può una madre scegliere il tennis a discapito del figlio? Ovviamente no. Per questo, la Azarenka ha respinto al mittente la wild card che le era stata offerta dagli organizzatori degli Australian Open, peraltro il suo torneo preferito che ha già intascato nel 2012 e 2013, e al via dal prossimo lunedì. Torneo che con il passare del tempo continua a perdere i pezzi. Oltre alla Azarenka, in tanti hanno già rinunciato a Melbourne, come Serena Williams, Murray (che si è operato in Australia) e Nishikori, mentre resta appesa a un filo la presenza di Djokovic. Dunque strada libera per Federer verso il 20° Slam? L'anno scorso, di questi tempi, per il Divino furono pianti di gioia.

Per la Azarenka, invece, il tormento non si placa.

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