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Balo spaventa, ma la Lazio è super

L'azzurro segna subito, poi la banda Inzaghi si scatena con Caicedo e Milinkovic

Federico Malerba

Quinta vittoria consecutiva tra campionato e coppa, la sesta su sei trasferte stagionali: la Lazio non è un bluff, e mentre sogna un posto in Champions ne ha già prenotato uno nei sedicesimi di Europa League. Vero è che il Nizza quest'anno ha parecchi problemi, ma se in campionato è appena quattordicesimo fino a ieri pomeriggio era a punteggio pieno in Europa e comandava il girone con un bel +7 nella differenza reti. Adesso invece, dopo un successo in rimonta conquistato in scioltezza, senza neanche sudare troppo, in testa ci sono i biancocelesti che fra 14 giorni potrebbero già timbrare la qualificazione con due turni d'anticipo.

Per l'occasione le squadre sono in formazione riveduta e corretta rispetto a quelle titolari, Inzaghi ne fa riposare cinque mentre Favre, dopo non aver convocato i gioielli Seri e Saint-Maximin, lascia anche Koziello e Plea in panchina e cambia il modulo per rilanciare Sneijder. L'olandese ci mette un attimo per rispolverare l'intesa con Balotelli, suo vecchio compagno ai tempi del Triplete interista: appena quattro minuti e il Nizza è già in vantaggio grazie a una pennellata di Wesley e a una capocciata di Mario, che beffa Luiz Felipe e al quinto tentativo segna il suo primo gol alla Lazio.

Palla al centro e Luiz Felipe si fa perdonare pescando Milinkovic-Savic con un lancione, il serbo come al solito butta tutti giù dalla torre incornando verso centro area e Caicedo, approfittando di una clamorosa incomprensione tra Dante e Cardinale, piazza la zampata di sinistro: parità ristabilita in un pugno di secondi. Dopo essere partito coi fuochi d'artificio il primo tempo prosegue molto più placidamente, col Nizza che tiene il pallone in orizzontale e una Lazio ordinata ma con poca qualità in mezzo al campo, dove Di Gennaro non ingrana. E in avanti un Nani ancora in ritardo di forma non è mai in grado di accendere la luce. Il portoghese si vede solo al 36' quando una sua punizione viene ribattuta dal disastroso Cardinale sui piedi di Radu, col romeno che spara da pochi passi ma riesce solo a spizzare la traversa. La risposta francese arriva poco prima del riposo con un altro calcio da fermo, Sneijder pesca Dante ma il colpo di testa del brasiliano è salvato sulla linea da Luiz Felipe.

Nella ripresa il Nizza parte bene e sfiora subito il vantaggio con Balotelli che non trova lo specchio dopo un'uscita a vuoto di Strakosha. Inzaghi sente puzza di bruciato e corre ai ripari inserendo Luis Alberto e Immobile al posto di Di Gennaro e Nani, la Lazio si scuote e appena tocca l'acceleratore trova il 2-1: Caicedo stavolta si veste da assist-man, dalla linea di fondo rimette all'altezza del dischetto per il «rimorchio» di Milinkovic-Savic che col piattone non perdona. A un minuto dalla fine sarà ancora il gigante serbo a chiudere la pratica svettando su un calcio d'angolo, senza che nel frattempo il Nizza sia riuscito a produrre occasioni pericolose.

A una Lazio in stato di grazia per vincere basta anche il minimo sforzo.

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