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Bonucci, un anno dopo ci ripensa sulla Signora Milan, il Pipita s'avvicina

Il difensore vuole lasciare il Diavolo per la Juve Nell'affare entra Caldara. Higuain per Gattuso

Bonucci, un anno dopo ci ripensa sulla Signora Milan, il Pipita s'avvicina

La benedizione è arrivata da Rino Gattuso. «Ho detto a Bonucci che deve parlare con la società» la sua frase civetta che vuol far passare almeno un paio di messaggi: 1) Leonardo mettiti in contatto con il nostro capitano; 2) fatemi sapere su chi posso contare a tre settimane dal via del campionato. Ineccepibile, bisogna aggiungere. Compreso, da uomo vero, il ringraziamento a Fassone e Mirabelli che ebbero il coraggio di liquidare Montella e farlo salire in sella al culmine di un periodo molto complicato del Milan cinese. Non è finita così invece tra l'ex ad e il suo collaboratore più stretto. Max Mirabelli (anche lui non ha accettato la transazione proposta da Scaroni ed è stato quindi esonerato con lettera a mano, sollevato dall'incarico anche il segretario generale Giuseppe Mangiarano) nel suo saluto pubblico ha ringraziato tutti, tifosi, Rino, persino i giornalisti ma non Fassone a dimostrazione che tra i due, nel finale, son volati gli stracci.

Bonucci vuol lasciare il Milan, dunque. Nonostante l'ingresso di Elliott, nonostante la fascia da capitano (altro errore della passata gestione) e lo stipendio principesco (7,5 milioni più bonus), nonostante le solite dichiarazioni di amore eterno che si sprecano nelle estati di calcio-mercato. Chi gli è stato vicino in questi ultimi tempi ha dato una spiegazione attendibile della scelta: ha fatto da calamita l'arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juve. Forse bisognerebbe aggiungere che nel frattempo solo Marotta si è detto disponibile a riabbracciare il ribelle mentre dall'estero, né Mourinho, né Guardiola si sono fatti vivi.

Bonucci, per il prossimo dt rossonero Leonardo che ha già lavorato al telefono in tal senso, è la password per arrivare a Higuain: stesso stipendio, valutazione non molto distante da colmare con un conguaglio. Ieri c'è stato un'ulteriore accelerata perché il nuovo responsabile dell'area tecnica del Milan ha incontrato Marotta e Paratici. Si capisce che a queste condizioni l'affare può anche essere completato in occasione della fine delle tournèe americane di Milan e Juve. A questo proposito, Bonucci parole di Gattuso- «è il primo a tirare il gruppo».

La partenza di Bonucci apre una successione nel Milan che dev'essere risolta in modo adeguato. Da ieri c'è una pista su tutte da seguire. La richiesta passata alla Juve di parlare anche di Caldara appena sbarcato a Torino da Bergamo. Con Bonucci titolarissimo, il giovanotto in effetti troverebbe pochissimo spazio. L'ex centrale dell'Atalanta potrebbe entrare direttamente nell'operazione. Il tempo a disposizione per definire il mercato milanista non è granchè. Perciò anche talune mosse, firmate dall'ex ds Mirabelli, saranno riviste alla luce del cambio di proprietà. Una su tutte: la permanenza di Pepe Reina, portiere preso a costo zero nella previsione della partenza di Donnarumma, e ora in evidente soprannumero. La pista Chelsea è considerata l'unica possibile.

Sul fronte dirigenziale, siamo già alle date. Mercoledì 1 agosto sarebbe il giorno dell'ingresso di Umberto Gandini alla guida della società mentre un mese dopo (ai primi di settembre) dovrebbe toccare a Gazidis, sempre che il ceo dell'Arsenal firmi il nuovo contratto e decida di lasciare in tutta fretta Londra e i Gunners. La terza figura da sostituire è quella del team manager: Romeo, ex interista, arrivato sulla scia di Fassone e Mirabelli, sostituto del fedelissimo rossonero Vittorio Mentana. Sul web i tifosi hanno preso a fantasticare proponendo Riccardo Kakà: irrealizzabile, diciamolo subito.

De Laurentiis infine ha smentito la candidatura del suo ds Giuntoli.

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