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La caduta di Mourinho, tra malocchi, stregoni e un buon liquore

Il suo Chelsea sprofonda in Premier League e lo Special One diventa sempre più "normal". Ma c'è ancora tempo per raddrizzare la stagione, nonostante la iella...

La caduta di Mourinho, tra malocchi, stregoni e un buon liquore

Di cosa ha bisogno José Mourinho in questo momento no? Uno, di un periodo sabbatico; due, di un dottore; tre, di uno stregone; quattro, di una bella bevuta. Il destino dello Speciale One, sempre più "normal", è un rebus complicato. Proviamo a risolverglielo noi. Sempre che la cosa non lo offenda e non ci rimandi a Google per eventuali inesattezze.

La prima risposta potrebbe essere la classica pausa di riflessione. E’ da ormai 15 anni che il tecnico portoghese allena ad altissimi livelli, dal Porto al Chelsea, passando per la prima esperienza con i Blues, Inter e Real Madrid. Squadre a cui ha regalato una marea di “tituli”, cantando vittoria in mezzo al “rumore dei nemici”. Oggi, dopo 8 giornate di Premier League, il suo Chelsea è sedicesimo, 4 ko incassati e 10 punti di distanza dal Manchester City capolista. Verrebbe da dire "punti di sutura" per come si sta chiudendo la sua seconda esperienza londinese (anche in Champions va così così, un successo e una sconfitta). E invece no, Mou resterà in panchina. Il presidente Abramovich ha i suoi buoni motivi per tenerlo lì dov'è, più precisamente 50 milioni di ragioni cash. Una liquidazione talmente abnorme da sfiduciare persino un magnate russo. Dunque, niente break.

“Chiamate un dottore” sarebbe la seconda possibilità. Peccato che a settembre Mourinho abbia cacciato Eva Carneiro per l’arcinoto episodio durante la partita contro lo Swansea, quando ha ritenuto inopportuno l’intervento della dottoressa in favore dell'infortunato Hazard e con il Chelesa in dieci per l’espulsione del portiere Courtois. La battaglia legale della Carneiro è in pieno svolgimento, così come sono a pieno regime gli effetti del suo addio sul manager di Setúbal: in pratica, da quando se ne è andata, Mou non ne azzecca più una.

Se allora Eva gli stesse davvero facendo il malocchio, la terza risposta potrebbe essere quella giusta. In Inghilterra, a detta del Sun, diversi giocatori africani si rivolgerebbero a degli stregoni per chiedere buona sorte in campo. Un ricatto millenario da rispettare fino all’ultima sterlina, pena la maledizione. Comprarsi un rito di magia nera non sarebbe certo un problema pecuniario per l'ex re del Triplete nerazzurro, ma noi gli consigliamo piuttosto di bersi un buon liquore, magari quello che sponsorizza negli spot in onda qui in Italia. Un sorso e via che si ricomincia.

Dal Chelsea, per tornare Special.

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