Il Cagliari domina, poi si butta via: è 2-2

I sardi perdono la testa, doppia espulsione e il Lecce rimonta nel finale

Sergio Arcobelli

Finale al cardiopalma allo Stadio del Mare di Lecce: tre espulsi e delusione per un Cagliari che sopra di due gol perde la testa e si fa rimontare negli ultimi dieci minuti di partita. Nel posticipo della 13esima giornata non disputato domenica sera per l'impraticabilità del campo a causa della pioggia, piovono i gol (quattro) e le espulsioni (ben tre).

E dire che ormai sembrava tutto scritto quando, sullo 0-2 in favore del Cagliari, i sardi pregustavano sogni di gloria. Ed invece no, mai mollare e a dieci minuti dal termine, inaspettatamente, succede di tutto. Dopo l'uno-due degli ospiti siglato da Joao Pedro (su rigore) nel primo tempo e Nainggolan a inizio ripresa, la partita si riapre in modo clamoroso all'83', quando Cacciatore, per evitare un gol già fatto, tocca la palla col braccio sulla linea di porta. Rigore ed espulsione. E finale infuocato: Lapadula, infatti, prima trasforma il penalty, e poi, per affrettare i tempi e prendere il pallone il prima possibile, si scontra con il portiere ospite Olsen. Tra i due scoppia una rissa, con l'attaccante del Lecce a terra dopo un testa a testa. L'arbitro Mariani decide per la doppia espulsione. Si gioca così il resto del match in 10 contro 9 e un Lecce galvanizzato dalla superiorità numerica riesce ad approfittarne: al 91' il terzino Calderoni, così come fece a San Siro con il Milan, completa la rimonta con un bel sinistro ad incrociare, spezzando di fatto i sogni di un Cagliari che non tiene il passo della Lazio e perde due punti nella corsa all'Europa, ma allunga la serie positiva (a dodici partite) continuando il suo magico momento (i sardi restano comunque al quarto posto a pari merito con la Roma).

Per la squadra di Liverani, invece, che ora sale a quota 11 punti pur restando sempre al 17esimo posto in classifica, è un punto prezioso che fa morale. In attesa del primo successo interno stagionale che non è arrivato neanche stavolta. Se in campo se ne sono viste di cotte e di crude, fuori dal campo va rimarcato ed apprezzato il bel gesto della tifoseria di casa: i pugliesi, infatti, hanno ospitato a casa loro per una notte i sostenitori sardi dopo il rinvio di domenica sera.

In questo modo, alla tifoseria ospite è stata data la possibilità di essere presente allo stadio anche ieri, nel match di recupero in programma in un orario insolito come quello delle 15 del lunedì. Un bel gesto altruistico in un mondo dominato dall'egoismo.

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