Rio 2016

Cagnotto, sogno d'argento: "Adesso sarà tutto diverso"

L'argento di ieri è dunque il coronamento di un sogno, oltre che la prima medaglia di sempre di un'italiana nei tuffi

Cagnotto, sogno d'argento: "Adesso sarà tutto diverso"

Due piscine neppure tanto lontane fra loro. Da una parte la Maria Lenk Arena casa dei tuffi. Dall'altra, l'Aquatic stadium regno del nuoto. Dentro, tre storie profondamente diverse.

Nella prima la storia commovente di Tania Cagnotto, che dopo i Giochi smetterá, che a Londra aveva perso la medaglia olimpica per 20 centesimi di punto e che invece, ieri sera, non solo è andata a prendersela,in compagnia dell'amica e compagna nel sincro tre metri, Francesca Dallapé, ma ha coronato una rincorsa durata sedici anni.

Era infatti da Sidney 2000, Giochi del suo debutto ancora bambina, che Tania inseguiva il podio olimpico. L'argento di ieri è dunque il coronamento di un sogno, oltre che la prima medaglia di sempre di un'italiana nei tuffi. “Mi sono tolta un peso enorme, e adesso sarà tutto diverso...” le sue parole a caldo.

Una storia, la sua, che sembra piccola piccola se paragonata a quanto avvenuto nell'altro stadio nella notte italiana. Perché Tania dopo sedici anni ha conquistato un argento, mentre gli Stati Uniti hanno dominato la 4 per 100 trascinati da Micharl Phelps che ha centrato così il 19esimo oro olimpico e la 23ma medaglia. Per di più tenendo dietro la Francia che a Londra 2012 li aveva beffati.

Già, Londra 2012. E il pensiero corre a Katie Ledecky. Che all'epoca era già campionessa olimpica degli 800. A quindici anni. E qui nella notte ha abbassato il record del mondo, già suo, di due secondi. Roba da paura.

Ecco. Da una parta Tania, l'atleta che dopo una vita è finalmente riuscita ad azzannare il podio conquistando la medaglia, neppure la più bella. Dall'altra il carnivoro di medaglie Phelps, e la precoce olimpionica Ledecky. E Su tutto una certezza,: la piû felice è sembrata Tania.

E teneva fra le mani la medaglia meno importante.

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