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Calcioscommesse, trema anche il Siena

Gervasoni: "So che il presidente Mezzaroma pagò i giocatori del Modena". Nei guai la Lazio: "Lo zingaro investì 400mila euro per la partita con il Lecce"

Calcioscommesse,  trema anche il Siena

L'inchiesta sul calcioscommesse condotta dalla Procura di Cremona si allarga e dai calciatori ora coinvolge anche i presidenti. Stavolta è Carlo Gervasoni, il cui interrogatorio è stato desecretato, a tirare in mezzo i "pezzi grossi" del calcio italiano. Il giocatore ha infatti raccontato di aver saputo dallo "zingaro" Amir Gegic che il presidente del Siena, Massimo Mezzaroma, avrebbe pagato due giocatori del Modena in occasione della partita di B Modena-Siena del 26 febbraio 2011. Immediata la reazione di Mezzaroma: "Nego sdegnosamente qualsiasi tipo di coinvolgimento del club e mio personale. Sono esterrefatto da una tale notizia".

Gervasoni, lo stesso che ha accusato Cristiano Doni, ha anche raccontato nei dettagli altre presunte combine. Durante Lecce-Lazio del maggio 2011, Amir Gegic investì 400mila euro per la manipolazione del match coinvolgendo giocatori di "entrambe le squadre: due o tre della Lazio e tre o quattro del Lecce". Poi Lazio-Genoa: il calciatore Alessandro Zamperini, anch’egli indagato, sarebbe stato a Formello, dove si allenano i biancoazzurri con lo "zingaro" Hristiyan Ilievski, che si sarebbe fatto fotografare con il laziale Stefano Mauri. E non manca qualche riferimento anche alla Serie A e in particolare a Chievo-Udinese del 15 maggio 2011: Gervasoni seppe dai fratelli Cossato del Chievo che la partita era stata combinata.

Oggi è il turno dei laziali Stefano Mauri e Cristian Brocchi. "La società è vicina ai calciatori.

Non hanno commesso nessun illecito", ha detto l'avvocato della Lazio Gian Michele Gentile, "i nostri giocatori non solo hanno assicurato di non esser coinvolti ma anche di non essere a conoscenza di presunti illeciti".

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