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Cassano non ferma la rincorsa Juve

N ona sinfonia con il brivido per la Juventus. I campioni d’Italia battono la Sampdoria, chiudono l’andata alle spalle del Napoli di nuovo capolista e agganciano l’Inter

Cassano non ferma la rincorsa Juve

N ona sinfonia con il brivido per la Juventus. I campioni d’Italia battono la Sampdoria, chiudono l’andata alle spalle del Napoli di nuovo capolista e agganciano l’Inter. In nove giornate dal dodicesimo posto al secondo, dal meno undici al meno due che vuol dire zona Champions e soprattutto definitivamente di nuovo in lotta per lo scudetto. Tutto questo nonostante una «Cassanata», nel senso di gran gol di Cassano e un finale stile Carpi, con il fiato sospeso e Chiellini a salvare.

Signora che conferma le sue amnesie, le fragilità nel gestire il vantaggio, ma sarà più facile correggere questi difetti con questo passo. La vittoria di Marassi, in una giornata in cui solo il Carpi ha vinto in casa, è pesante perché Allegri la centra senza la spina dorsale della squadra: Barzagli-Marchisio-Mandzukic. Morata confermato vice croato, mentre dietro c’è l’esordio di Rugani dal primo minuto e in mezzo il ritorno di Hernanes che non giocava da novembre. Sarà anche per questo che Allegri non rispetta la «regola» degli esterni: uno offensivo, l’altro difensivo. Dentro insieme Lichtsteiner ed Evra per dare più copertura. Per un tempo missione compiuta con la Sampdoria, che Montella conferma per dieci-undicesimi dopo la vittoria nel derby (Cassani per De Silvestri), mai al tiro. La Juve non è perfetta nella fase di contenimento, ma è una squadra che ha ritrovato certezze tattiche e consapevolezza della propria forza. La conferma arriva sul campo dove lo scorso maggio ha festeggiato l’ultimo scudetto. Soprattutto nel primo tempo. Lo si capisce dall’atteggiamento: aggredisce la gara, poi quando sembra tirare il fiato affonda il colpo. Invenzione di Pogba in area: controllo aereo e girata di sinistro. La Signora giochicchia, si concede qualche pausa di troppo, quelle che tanto fanno arrabbiare Allegri. Hernanes, uomo in calzamaglia, non è sempre sul pezzo soprattutto nell’interpretazione del ruolo in difesa ma non perde mai la bussola. Cassano come al solito è animato dalla voglia di far male ai «soldatini» bianconeri, che gli concedono poco ma quel poco il barese lo trasforma sempre in qualcosa di interessante.

Il primo tempo scorre via senza altri sussulti, tranne l’uscita di Soriano, ko dopo un colpo alla testa. Dybala dopo 45 minuti a intermittenza cambia passo al rientroin campo:in unminutofa tuttoluifino all’assist peril raddoppio di Khedira, secondo gol in campionato per il tedesco in continuo progresso dopo i tanti guai fisici. Due gol di vantaggio e la Samp fatica a riorganizzarsi con il solo Fernando a cavalcare l’onda dell’entusiasmo generata del derby appena vinto. Appagato soprattutto Eder che dopo un’ora di anonimato appoggia fuori di testa una caramella di Cassano. E allora Fantantonio decide di fare da solo riaprendo la gara dopo che Morata si era appena divorato il tris. Un gol di classe che mancava al barese da oltre un anno, ottobre 2014, dalla gara contro il Sassuolo con la maglia del Parma. La Sampdoria ha subito la possibilità del pareggio con Fernando, Montella sogna la rimonta stile 4-2 con la Fiorentina e mette Muriel, ma la Juve trema senza cadere chiudendo con l’uomo in più (rosso a Moisander).

La Signora, che suona la nona sinfonia anche senza il talismano Marchisio, è definitivamente tornata, se mai se ne era andata.

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