Brasile 2014

Uruguay, doppio Pistolero L'Inghilterra è impallinata

Suarez torna e rimette in corsa la Celeste.Inutile il primo gol "mondiale" di Rooney

Uruguay, doppio Pistolero L'Inghilterra è impallinata

La Premier League lo ha accolto nel 2011, ne ha vissuto i suoi momenti esaltanti - i 69 gol, 31 nell'ultima stagione - e meno edificanti (gli insulti a Evra, il morso a Ivanovic e le continue simulazioni in area). Ieri sera Luis Suarez ha combinato l'ultima sua bravata, dando un dispiacere al Paese che lo ha adottato calcisticamente: fare male con una doppietta agli inglesi, al secondo ko di fila e con un piede fuori dal Mondiale al primo turno come non accadeva da 56 anni.

«El Pistolero» smaniava per mettere la sua firma nell'avventura brasiliana, riacciuffata per i capelli dopo l'operazione al menisco di nemmeno un mese fa che rischiava di metterlo fuori gioco. E vederlo solo scaldarsi ai bordi del campo sei giorni fa a Fortaleza mentre la Celeste veniva umiliata dal Costa Rica aveva abbassato l'umore dei tifosi. Così nel momento in cui ha potuto riassaggiare l'erba, per di più nello «spareggio» del girone della morte, ha colpito alla sua maniera. L'uno-due che mostra il meglio del suo repertorio e che lo porta a quota 41 reti con la maglia della Celeste - mai nessuno come lui in Nazionale - allontana i fantasmi di un fallimento alimentato dai tre schiaffi presi dai Ticos, oltre che dai sospetti di complotti, spie e boicottaggi (come il mancato arrivo dall'Uruguay dell'amato dulce de leche).

Sotto gli occhi di Zlatan Ibrahimovic in tribuna - la sua Svezia ha perso il biglietto mondiale nello spareggio del novembre scorso con il Portogallo - Suarez finisce anche per vincere il duello più atteso, quello con Wayne Rooney: l'asso dello United - assente non giustificato contro gli azzurri e per questo criticatissimo in patria - aveva tirato fuori l'orgoglio, favorito anche da una posizione più centrale, ma aveva prima sbattuto sulla traversa (dopo aver saltato più in alto di Caceres) e poi su Muslera, superatosi sulla sua sicura conclusione ravvicinata. Finalmente però aveva rotto la maledizione, segnando il suo primo gol mondiale alla decima partita dal 2006 a oggi, il 40° con la maglia dei Tre Leoni. Un gol che rischia di rivelarsi inutile, se non arriverà un successo con la Costa Rica e magari un doppio regalo da parte degli azzurri. Al momento l'Inghilterra sembra quasi fuori.

All'Arena Corinthians di San Paolo si assiste a una partita equilibrata, nella quale una squadra prova a costruire gioco (quella di Hodgson) stradominando nel possesso palla, e l'altra (l'Uruguay) risulta più aggressiva e determinata, pronta a sfruttare il contropiede. In uno di questi arriva l'1-0: l'azione è da manuale tra l'apertura di Lodeiro, il cross al millimetro di Cavani (apparso più a suo agio con Suarez al suo fianco) e zuccata precisa del Pistolero a trafiggere Hart dopo l'intervento a vuoto di Jagielka. L'Uruguay sembra poter controllare la partita, nonostante Rooney salga in cattedra e gli inglesi spingano di più anche sulle fasce, cercando di accelerare il ritmo. Il calciatore di Liverpool, la città dove gioca attualmente il collega Suarez, brucia Caceres e anticipa Muslera infilando sotto misura, con la punta delle dita, ristabilendo la parità più giusta.

Ma la truppa di Hodgson non ha fatto i conti con il secondo guizzo del Pistolero che scarica un diagonale potentissimo imprendibile per Hart dopo la «spizzata» di Gerrard. Dal rischio di non poter salire sull'aereo per il Brasile a una doppietta che potrebbe essere storica e che conferma la tradizione negativa degli inglesi contro la Celeste.

In attesa magari di una megaofferta estiva - a lui e al Liverpool - del Real Madrid.

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