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Cessione Samp, si ritira il gruppo Vialli

Trattativa saltata. Di Francesco esonerato, Iachini in pole. E l'onnipresente Pioli

Cessione Samp, si ritira il gruppo Vialli

Di gol decisivi all'ultimo minuto se ne intende ma adesso, per risolvere questa partita, ci vorrebbe una rovesciata delle sue. Oppure accettare una bruciante sconfitta. Perché la trattativa per la cessione della Sampdoria da Massimo Ferrero al gruppo di investitori con a capo Gianluca Vialli è ufficialmente saltata. Per ora. Forse. Perché il colpo di genio che ribalta una partita che va avanti da mesi tra melina, fughe in avanti e colpi bassi potrebbe ancora arrivare proprio a firma Vialli, al di là delle dichiarazioni di facciata.

Una guerra di posizione giocata a colpi di comunicati. Prima quello di CalcioInvest, società formata dai finanzieri Dinan e Knaster con Vialli come capo carismatico e presidente in pectore che comunica di ritirarsi con rammarico dalla trattativa perché dopo attente analisi «ha valutato eccessiva la richiesta economica dell'attuale proprietà, nettamente superiore ai valori di mercato». Una richiesta, formulata da Ferrero, partita da 100 milioni di euro e poi scesa a 90 ma con lo stesso Viperetta che adesso rimane con il cerino in mano. Non è un mistero che lui volesse eccome cedere la Samp nella speranza di incassare quanto più possibile. Non a caso nel suo di comunicato, usa toni stranamente concilianti, soprattutto sottolineando che «anche per senso di responsabilità verso i tifosi, l'unico modo per concludere una trattativa così lunga, sia quello di dare esecuzione ai documenti precontrattuali sottoscritti dalle Parti». Come dire: eravamo vicini all'accordo, non facciamo saltare tutto in aria.

C'è poi un dettaglio in più. In entrambi i comunicati viene ringraziato sentitamente l'ex patron blucerchiato Edoardo Garrone per l'importante ruolo di mediazione, con annesso esborso economico a garanzia, per avvicinare le parti. Il ruolo dell'imprenditore, anche lui protagonista con un comunicato in cui esprime rammarico, diventa adesso ancor più fondamentale per cercare di favorire un accordo in extremis. Mentre i tifosi che speravano, e in fondo sperano ancora, nell'arrivo di Vialli quasi come quello di un messia capace di risollevare le sorti della società, sono sul piede di guerra. Da quanto si apprende infatti il progetto Usa prevederebbe cospicui investimenti nella società, nella squadra e negli impianti con il progetto di riportare la Sampdoria in Europa entro un paio d'anni.

Invece ora la Samp langue all'ultimo posto, con un presidente odiato dai tifosi, un progetto tecnico abortito con Di Francesco che ha trovato un accordo per la rescissione del suo contratto e un sostituto che si fatica a trovare proprio per l'instabilità che si respira. Gattuso è la prima scelta ma Ringhio nicchia. Pioli aspetta il Milan, era corteggiato anche dal Genoa (dove Andreazzoli potrebbe saltare), con Beppe Iachini che diventa così il favorito per i blucerchiati. Una situazione difficile e ingarbugliata, in campo e fuori. Per ribaltare tutto ci vorrebbe solo una rovesciata.

Alla Vialli.

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