Calcio

La Champions di provincia che prende a calci lo Stivale

Questa sera comincia la fase finale di quella che potremmo battezzare la Provincials league: una specie di Champions dei "campanili d'Italia"

La Champions di provincia che prende a calci lo Stivale

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Questa sera comincia la fase finale di quella che potremmo battezzare la Provincials league: una specie di Champions dei «campanili d'Italia». Del resto, cos'è la nostra Penisola se non «un Paese di paesi» come la definì Carlo Azeglio Ciampi, da non confondersi con l'assonante Massimo D'Azeglio dello storico monito «Fatta l'Italia, bisogna fare gli italiani». E infatti nella Provincials league figura un club per ogni area geografica dello Stivale: il Nord è rappresentato da Lecco e Cesena; il Centro dal Pescara; il Sud da Bari e Foggia; le Isole dal Cagliari.

Cagliari e Bari si giocano la promozione in A, mentre le altre quattro si battono per salire in B. Cagliari e Bari sono due società dalle tradizioni illustri: quello sardo è da sempre club nobile della A tanto da aver vinto nel '70 uno scudetto con giocatori epici come Riva, Albertosi, Cera e Domenghini; il Bari ha una bacheca meno ricca, ma con nomi iconici come Antonio Cassano (quello vero, non la controfigura che oggi «scassaneggia» alla Bobo Tv) e Oronzo Pugliese (il vero allenatore che ha ispirato il Canà banfiano del modulo 5-5-5). Chi la spunterà alla fine del doppio confronto?

Passiamo alla possibile new entry in serie B. Le società della C arrivate alle due semifinali sono 4: Foggia e Pescara da una parte e Lecco e Cesena d'altra. Tutte città che puntano a una vetrina che ne esalti pure virtù extracalcistiche. Peccato che Zdenek Zeman (76enne allenatore del Pescara), Delio Rossi (63enne tecnico del Foggia) e Paolo Di Nunno (72enne patron del Lecco) non abbiano di recente brillato per civiltà: Zeman e Rossi, nel match di andata, non si sono neppure salutati; Di Nunno, nel turno di qualificazione contro il Pordenone, ha fatto invasione di campo minacciando con un bastone l'arbitro. Espulso, ha raggiunto gli spogliatoi attraversando tutto il campo su una carrozzina elettrica (foto).

Questo Di Nunno va tenuto d'occhio: in futuro è probabile che ci regali belle soddisfazioni.

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