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Champions, Thiago Silva manda a casa Mourinho

Grande impresa del Paris Saint Germain sul campo del Chelsea. Con un uomo in meno per l'espulsione di Ibrahimovic, i francesi vanno ai supplementari e poi acciuffano il pari e la qualificazione ai quarti

Champions, Thiago Silva manda a casa Mourinho

Grandissima prestazione del Paris Saint Germain a Stamford Bridge. La squadra di Laurent Blanc ferma il Chelsea di Mourinho sul 2-2 dopo i tempi supplementari e, visto che all'andata era finita 1-1, si qualifica ai quarti di finale di Champions League. Partita combattuta fino alla fine e ricca di colpi di scena. I francesi rimontano per due volte i londinesi nonostante siano con un uomo in meno per 'espulsione di brahimovic. Ma l'inferiorità numerica non frena i parigini, anzi, li costringe a giocare ancora di più a viso aperto e alla pari con il Chelsea, rendendosi pericolosi in più di un'occasione. E in mancanza dell'attaccante di riferimento, sono due difensori, il grande ex David Luiz e Thiago Silva, a replicare al gol di Cahill e al rigore di Hazard.

L'inizio del match è molto aggressivo da parte delle due squadre. Ma bisogna aspettare fino al 32' per assistere a un'emozione forte. Ibrahimovic entra duramente su Oscar, l'arbitro Kuipers punisce lo svedese con il rosso Una decisione forse troppo severa, visto che il fallo non era particolarmente duro (il cartellino giallo poteva essere sufficiente). Il Psg perde il suo uomo simbolo e tutti pensano che la strada ormai sia in discesa per i Blues. Ma i francesi reggono il colpo limitandosi alle ripartenze. La ripresa si apre con gli inglesi che spingono con sempre più forza, ma il Psg non sta a guardare: Maxwell prova il sinistro, pallone deviato in angolo. E al 13' gli ospiti falliscono una clamorosa occasione: Verratti serve Cavani davanti a Courtois, il Matador supera il portiere, allarga e la sua conclusione a porta vuota finisce clamorosamente sul palo.

L'azione galvanizza i parigini ed intimorisce i padroni di casa. In campo, non si avverte l'inferiorità numerica del Psg. Sono ancora i francesi, sospinti dal cuore e dall'orgoglio, a rendersi pericolosi con uno spunto personale di Pastore: Courtois respinge il diagonale, Cavani manca l'attimo sulla ribattuta. La gara ora si innervosisce, fioccano i cartellini. Gradualmente la spinta del Psg si affievolisce e il Chelsea ne approfitta per sbloccare il risultato: destro di Cahill in mischia e boato dello Stamford Bridge. Una rete che può valere la qualificazione. Ma il Psg non ci sta e cinque minuti dopo, su calcio d'angolo, arriva la vendetta dell'ex: il colpo di testa di David Luiz vale l'1-1 e riporta in vita i francesi per il più emozionante dei finali. Tutto da rifare, si va ai supplementari.

I colpi di scena non sono finiti. Mourinho lancia Drogba nella mischia e dopo cinque minuti gli inglesi passano di nuovo in vantaggio: Thiago Silva tocca di mano nel tentativo di anticipo su Zouma, Kuipers indica il dischetto. Dagli undici metri, trasforma Hazard: 2-1. Si fa durissima per il Psg. Ma i francesi hanno ancora tanta birra in corpo e non vogliono arrendersi. Luiz ci prova dalla distanza, Courtois si rifugia in angolo. Il portiere di casa compie un intervento prodigioso in tuffo su Thiago Silva. Ma nel successivo corner calciato da Thiago Motta, niente può sull'incornata dell'ex Milan. Adesso sono i Blues londinesi a dover stringere i tempi a caccia del gol: ma il Psg resiste e guadagna i meritatissimi quarti di finale. Lasciando l'amaro in bocca a Mourinho.

Mourinho ammette superiorità Psg

"Loro hanno meritato, se tu non difendi su due palle inattive non puoi vincere una partita così. Ma ammetto che sono stati superiori, sono rimasti in dieci ma hanno tenuto bene, non avevano niente da perdere, e noi invece non abbiamo saputo far fronte alla responsabilità di giocare con l’uomo in più e in casa. Siamo stati deboli mentalmente, e per questa ragione quando una squadra si dimostra più forte mentalmente merita di passare il turno". Dai microfoni Mediaset, Josè Mourinho ammette la superiorità del Paris SG nei confronti del suo Chelsea. "Ma domani voglio che i ragazzi sentano la mia opinione - dice ancora Mourinho -: parleremo e cercheremo di capire perché gli avversari sono stati migliori di noi. Fortunatamente abbiamo la Premier League che è il nostro grande obiettivo stagionale: quando giochi per il titolo non hai il tempo di piangere". Poi si sofferma su Ibrahimovic: "Ho parlato con Zlatan dopo la partita, era triste per il cartellino rosso, ma io non posso giudicare perchè ero lontanissimo".

Il Bayern Monaco umilia lo Shaktar

La squadra di Guardiola, che all’andata aveva rimediato uno 0-0, nel match di ritorno batte lo Shakhtar Donetsk di Lucescu (rimasta in dieci dopo 3’ per il rosso a Kucher) con il punteggio di 7-0. Reti di Muller (rigore) e Boateng nel primo tempo, Ribery, ancora Muller, Badstuber, Lewandowski e Gotze nella ripresa.

Grande stato di forma per il Bayern: quattro vittorie consecutive in Champions, senza subire gol ma realizzandone ben tredici.

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