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Colpo Viviani: si prende anche la maglia tricolore

Pier Augusto Stagi

Boario Terme Se gli si chiede quante maglie tricolori abbia vinto in carriera (una trentina), non lo sa più neanche lui. Elia Viviani, in questi anni, ne ha fatto incetta. Oltre a titoli europei (cinque, più 3 bronzi), medaglie mondiali (due argenti) e un oro olimpico a Rio, ecco la maglia tricolore nella prova in linea su strada, che il veronese di Isola della Scala ha conquistato ieri sulle strade della Valcamonica.

Appena taglia il traguardo, Elia Viviani si siede a terra per respirare, e si lascia andare ad un pianto liberatorio. «Non ho mai vestito il tricolore in corse su strada dice il veronese, 14 vittorie stagionali -. È un sogno che si avvera. La prima mossa giusta in questa corsa l'ho fatta rientrando sul gruppetto di otto. Ho azzardato e invece ho avuto ragione».

E ancora: «Comunque questo è un giorno da segnare sul calendario, vista la bella vittoria di Elena (Cecchini, la sua fidanzata, ndr), che ha conquistato l'oro nella crono dei Giochi del Mediterraneo. Lei di maglie tricolori ne ha vinte già tre, era ora che cominciassi anch'io».

E poi rassicura i tifosi, sulla grafica della maglia bianca, rossa e verde che negli ultimi anni è stata spesso motivo di discussione. «La maglia tricolore sarà quella che tutti conoscono. I belgi (Viviani corre per la Quick Step, ndr) rispettano la storicità del ciclismo e la tradizione del nostro movimento».

Su un percorso impegnativo (3000 metri di dislivello), Elia ha davvero vissuto la giornata perfetta e nulla ha potuto la coppia della Bahrain-Merida, Giovanni Visconti e Domenico Pozzovivo. Fuori gioco gli altri big: Nibali, Moscon, Ulissi e Colbrelli.

Elia non correrà il Tour de France, ma adesso dopo un breve periodo di riposo tornerà per l'Europeo di Glasgow a inizio agosto.

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