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il commento 2 Attento Mazzarri Thohir non può aspettare ancora

di Riccardo Signori
E rick sms Thohir ha già imparato le due cose che contano nel calcio italiano: puntare il dito sugli arbitri (ieri è stato inappuntabile: «Sono bravi ma nella storia recente c'è stata una pagina nera») e confermare l'allenatore fino a parola contraria. E qui, certamente, il maestro Maximo se lo è trovato in casa: chi meglio di Moratti potrebbe far lezione? Thohir è stato altrettanto inappuntabile nel dire e disdire, anzi disfare: «Mazzarri è il tecnico giusto, prima della fine della stagione lo incontreremo per capire se la sua visione coincide con quella del board della nostra società». E qui viene da sorridere: immaginate se il famoso board non fosse tutto d'accordo sul pro o contro Mazzarri? Chi deciderebbe? Ovviamente Thohir. Però nelle parole del novello presidente si è insinuato un dubbio, una incertezza finora tenuta nell'animo. Devono averla fatta sfuggire gli ultimi risultati dell'Inter e non solo, magari le stranezze del tecnico nel gestire i giocatori. A nessuno sarà sfuggito che sia Moratti sia Thohir si sono spesi per veder giocare Icardi e questo, con bravura e fortuna, li ha subito ripagati con gol e qualche giocata importante. Mazzarri ne è uscito malaccio, anche nel giudizio dato subito dopo sull'argentino. Come tutti avranno compreso, lo smisurato ego del tecnico non può accettare qualche sberlone. Se decide che i giovani non vanno, quella è legge. Fa acquistare D'Ambrosio eppoi non lo usa perché deve imparare ancora i suoi «codici», come se giocare sulla fascia laterale fosse impresa da Einstein. Non è capace di variare il modulo, magari per meglio utilizzare la qualità che si ritrova a centrocampo. Già! Contano i suoi codici. Quindi se l'Inter funziona è merito suo, se non funziona è colpa di giocatori non all'altezza o pressapoco. Basta rileggere le dichiarazioni da inizio anno ad oggi. Probabilmente ci ha riflettuto anche Thohir, magari ascoltando qualche suggerimento di Moratti. Insomma l'idea di cambiare faccia a fine anno ora è meno lontana di prima. A Milano bisogna essere allenatori davvero metropolitani o, perlomeno, adeguarsi subito ad ambiente, necessità e richieste. E in un campionato così scarso, l'Inter non è da scudetto ma nemmeno può cumulare così tante brutte figure. Gli arbitri sono un alibi. Forse Mazzarri è allenatore per altri mondi, un leone della provincia e del calcio che non deve vincere ad ogni costo. Qui non è stato valore aggiunto. E l'Inter non può attendere, Thohir ha chiesto l'Europa e probabilmente l'avrà. Ma nella prossima stagione non può rischiare di perdere ancora colpi.

Mazzarri ha già fatto intendere quanto vale: a Milano, ovviamente, non altrove.

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