Calcio

Se Ceferin ora vuole riscrivere pure le sentenze della Corte Ue

Quando pensi di avere visto e conosciuto tutto il repertorio mondiale sul tema dell'arroganza, non hai ancora capito che esiste una realtà, frequentata da un gruppo di persone che si ritengono proprietari non soltanto del calcio ma anche del lavoro altrui

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Quando pensi di avere visto e conosciuto tutto il repertorio mondiale sul tema dell'arroganza, non hai ancora capito che esiste una realtà, niente affatto virtuale ma parallela e frequentata da un gruppo di persone che si ritengono proprietari non soltanto del calcio ma anche del lavoro altrui. L'Uefa, in tal senso, ne ha dato un'altra dimostrazione a conferma del proprio stato di protervia. Il governo di Nyon, come riferisce il Times, ha chiesto alla corte europea di giustizia di modificare il testo del comunicato stampa relativo alla sentenza che pone fine al monopolio di Uefa e Fifa. Secondo la tesi di Nyon (una tesi superficiale che è poi il cavedano al quale hanno abboccato molti media europei) i giudici avrebbero scritto ed emesso il verdetto in modo che fosse più appetibile per la stampa. È interessante notare come Ceferin e la sua orchestra continuino a guardare il dito e non la luna, ossessionati ancora più di Agnelli-Laporta-Perez, dall'ipotesi di una Superlega che tolga loro di mano il giocattolo con tutte le monete d'oro che questo contiene. Siamo in piena farsa, tanto che Juan Carlos Gonzales Alvarez, responsabile della comunicazione della corte europea di giustizia, non si è nemmeno impegnato a replicare, almeno pubblicamente. Si comprende lo stato emotivo dell'imputato, la fine dei giochi in esclusiva potrebbe infatti portare a un ridimensionamento dell'organico che ha numeri che nemmeno una multinazionale potrebbe permettersi, soprattutto nei week end, quando gli uffici di Nyon sono chiusi e il personale si dedica allo sci, al barbecue o alla propria squadra del cuore, a volte italiana. Siamo nel paradosso, la Superlega non esiste ma esiste una corte di giustizia che ha sentenziato e questo all'Uefa provoca allergie alle quali non era abituata. Strano che Ceferin e il suo clan non abbiano ancora chiesto la penalizzazione dei giudici riuniti in Lussemburgo e, con loro, la radiazione del presidente Lenaerts.

Ne sarebbero capaci.

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