Calcio

Ecco le coppe, l'Italia si "pesa" tra i ricordi dell'Inter

Il calcio europeo è superiore al nostro in un numero ristretto di squadre rispetto a quanto sembri. Certo, il meglio è dove corrono i danari

Ecco le coppe, l'Italia si "pesa" tra i ricordi dell'Inter

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È il momento del tocca ferro. La Champions chiede anche una buona occhiata dallo stellone. L'Inter vinse la sua prima, e finora ultima, Champions proprio così: evitando ogni intralcio e sfruttando quelli capitati agli avversari. Le sventure di ieri del Real Madrid per raggiungere Lipsia, prima lo sciopero dell'aeroporto poi l'incidente con un'auto, ci riportano a fortunate e sfortunate coincidenze. Già, coincidenze. E che dire del buon ricordo? L'Inter conquistò la prima coppa Campioni nella stagione 1963-1964, addì 60 anni fa. Per non farsi mancare niente ricorderemo che vinse la finale proprio contro il Real, gol di Mazzola e Milani. Dunque nulla di più gustoso, tra ricordi e coincidenze, per ripartire con le storie di Champions. Ed anche con il resto delle coppe dove il Milan, dopo la scivolata in Champions, dovrà giocarsi la credibilità facendo strada in Europa League.

Milano ancora sotto esame: l'Inter vuol la seconda stella, ma tra un discorso e l'altro strizza l'occhio alla Coppa. La finale con il City ha lasciato l'acquolina in bocca: non sarà facile reggere il peso. Già con l'Atletico Madrid si intuirà quanto valgano le sue speranze. Ma sarà tutto il calcio italiano ad andare a pesarsi. Ovvero si dirà: quanto valiamo davvero? L'anno passato il responso fu confortante, alla faccia dei felici denigratori. Se il nostro calcio fosse così negativo, difficile infilare tante squadre tra finali e semifinali. Servirà una riprova. Inutile pensare a chi tocchi il peso maggiore: Napoli o Lazio, Roma o Fiorentina, oltre alle milanesi. E chissà che il prossimo anno la Juve non dia una mano.

Il calcio europeo è superiore al nostro in un numero ristretto di squadre rispetto a quanto sembri. Certo, il meglio è dove corrono i danari. Nella media la disparità è nel tipo di campionato: il nostro tattico, altri più atletici. Quasi nessuno di una bellezza da lasciar la bocca aperta. Poi ci sono le nazionali e l'Europa diventa un quiz. Salvo poche eccezioni resta un pallone da azzeccagarbugli.

A dimostrazione che conta chi ci prende di più, non chi gioca meglio.

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