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Conte lancia la sua Italia new generation

Conte lancia la sua Italia new generation

Stasera nascerà la prima nazionale di Antonio Conte. Che dovrebbe comprendere Mario Balotelli, nonostante una forma fisica non al top, anche se domani sarà in campo con la sua nuova maglia del Liverpool contro il Tottenham, come ha annunciato l'allenatore dei Reds, Rodgers.

Le visite in alcuni ritiri della serie A (in una settimana giro nei quartier generali di Lazio, Roma, Fiorentina, Atalanta, Milan e Inter, prossimamente Conte sarà a Vinovo dai suoi ex giocatori della Juve) hanno siglato il patto di collaborazione tra il ct e i tecnici. Sinergia è la parola d'ordine scelta da Conte all'inizio del suo impegno azzurro, una sinergia che ci sarà anche con gli altri allenatori delle varie nazionali giovanili.

La prima rosa di Conte sarà allargata a 25-26 giocatori visto il doppio impegno, l'amichevole di mercoledì 4 a Bari contro l'Olanda (che ha chiamato fra gli altri il laziale De Vrij e il milanista De Jong) e la partita valida per le qualificazioni europee con la Norvegia martedì 9 a Oslo.

Sicura la riconferma per i «veterani», a parte gli infortunati Barzagli e Pirlo: Buffon, De Rossi, Marchisio (squalificato per la Norvegia), Chiellini e Bonucci. E se il difensore fiorentino sarà ripescato per le partite di ottobre con Azerbaigian e Malta, il ko del centrocampista toglie un problema a Conte, non convintissimo della chiamata di uno degli eroi di Berlino, pronto a lasciare dopo l'ultimo Mondiale salvo poi fare dietrofront.

Il nuovo ct, che ha mandato i suoi osservatori in Germania, chiamerà sicuramente Ciro Immobile, l'ultimo capocannoniere della serie A ora al Borussia Dortmund e forse anche Giulio Donati che sta facendo bene al Bayer Leverkusen. Se non sarà nella prima lista, il suo nome comparirà più avanti. Quasi certo il ripescaggio - subito o in corso d'opera - di alcuni esclusi dal gruppo del Mondiale: dai milanisti Pazzini, El Shaarawy - assente dalla Nazionale da oltre un anno - e Poli ai romanisti Florenzi, Astori e Destro, passando per gli interisti Osvaldo e Ranocchia, in attesa che possa tornare anche il suo «pupillo» Giaccherini, ora ai box. Niente chiamata per i «cinesi» di Lippi, Gilardino e Diamanti, restano a casa anche Di Natale, che aveva sperato in una chiamata, Insigne e Pellè, l'attaccante eterno emigrante all'estero. In bilico Criscito, Borini resta in preallarme, sì ai nostri del campionato francese (Sirigu, Verratti e Thiago Motta).

Il terzetto di portieri sembra fatto: Perin ha vinto il ballottaggio con Marchetti, che dopo il forfait in Coppa Italia salterà anche il debutto in campionato con la Lazio in casa del Milan. Ritrovo a Coverciano entro mezzanotte di domani, primo allenamento lunedì alle 10.

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