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Conte, rabbia e dubbi scappa pure dalla Tv Tavecchio: «Vilipeso»

Il presidente: «Mai visti attacchi così La Juve va onorata, ma non c'è solo lei» Al ct non piacciono le domande Rai

Domenico Latagliata

Un Conte nerissimo, un ambiente azzurro turbato ma che cerca di fare quadrato attorno al ct, una Juve sempre più distante dal suo ex condottiero. Il caso Marchisio e il giallo dei due referti, quello negativo di Firenze che parlava di lesione del legamento e quello opposto di Torino, farà parlare a lungo. Alla luce anche delle immagini dell'infortunio avvenuto a Coverciano, fornite dalla Figc.

E se il calciatore bianconero tira un sospiro di sollievo, il clima attorno alla Nazionale si è fatto caldissimo. Antonio Conte è arrivato in Bulgaria deluso e arrabbiato e con il passare delle ore la sua serenità non è scemata. I pensieri del ct, in prospettiva, hanno l'odore del divorzio. Emblematica anche l'intervista a Raisport: il ct ha risposto a monosillabi, prima di abbandonare addirittura la postazione, dopo un quesito che non gli piaceva: l'assenza di Marchisio peserà di più per la Nazionale o per la Juve? È parsa chiara l'insofferenza del ct per la situazione di perenne conflitto, per il senso di solitudine e per una prospettiva che gli sembra il massimo dell'ingiustizia. «Che mi aspetta a Torino? L'abbraccio di mia figlia...», la frase che rende manifesto il proprio stato d'animo. Anche se martedì sera allo Stadium, teatro di Italia­Inghilterra, potrebbe respirarsi un clima più sereno. A fare gli onori di casa ci sarà quasi certamente Andrea Agnelli, di ritorno dalla due giorni di Stoccolma per il congresso annuale dell'Eca, l'Associazione dei Club Europei di cui è membro del board: quanto a John Elkann, «pizzicatosi» venerdì con Conte, non ne è ancora certa la presenza. Di sicuro, però, il presidente di FCA sarà in giornata al fianco di Allegri al Museo dell'Automobile per il workshop ‘#scienzaesport' organizzato dalla Fondazione Agnelli.

«Ho visto Conte scosso dopo le polemiche. Ci ho parlato a lungo, si sente vilipeso per responsabilità che non ci sono - così il presidente della Federcalcio Tavecchio -. Per un incidente fortuito, si sta costruendo un castello che non ha ragione d'essere. Non ho mai visto attaccare così un ct, la Figc è con lui, è il meglio che abbiamo nel nostro panorama sportivo». Poi la replica indiretta a Elkann: «La Juve ha fatto la storia del nostro calcio, è la prima squadra italiana e la più importante nel ranking europeo, poi nel campionato ci sono altre 19 squadre».

All'indomani del giallo, tutti a chiedersi i motivi del cortocircuito. Con il medico della nazionale Castellacci che mette qualche paletto. «Nessun dubbio sull'estrema correttezza e linearità del comportamento dello staff azzurro. Ho profonda stima per i colleghi radiologi di Torino e Firenze: i referti sono diversi, un po' di dubbio consentitemi di mantenerlo. Se il secondo referto dice una cosa, non è detto che il primo sia completamente sbagliato. La risonanza magnetica presso la clinica fiorentina parlava di «lesione subtotale» (anche se dal Fanfani precisano che avevano parlato di «sollecitazione», ndr ). Lo abbiamo comunicato alla Juve chiedendo e ottenendo il permesso di divulgare il contenuto. È paradossale che ne nasca una polemica. E il paradosso nasce da un secondo referto diverso dal primo».

Intanto per Marchisio altri due giorni di riposo. Hanno dato esito positivo i controlli al ginocchio destro a cui è stato sottoposto ieri a Vinovo. Il centrocampista ha effettuato le prime terapie, cresce l'ottimismo sui tempi di recupero del giocatore.

Difficile vederlo in campo già con l'Empoli il 4 aprile, non è da escludere che possa essere disponibile per l'andata dei quarti di Champions con il Monaco (il 14).

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