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Scintille Conte-Capello: il battibecco in diretta tv

Vivace battibecco tra l'allenatore nerazzurro e Fabio Capello nel dopo partita: ''Ma quali ripartenze? L'Inter in possesso palla sa sempre cosa fare, giochiamo a memoria''

Scintille Conte-Capello: il battibecco in diretta tv

''Sento parlare sempre di contropiede, ma di cosa stiamo parlando? Giochiamo a memoria'' la risposta piccata di Antonio Conte a Fabio Capello, durante i commenti nel dopo partita della vittoria dell'Inter contro il Napoli.

L'Inter sbanca dopo 23 anni il San Paolo e tiene il passo della Juventus al primo posto in classifica. Una serata da record per Antonio Conte, che ottiene la vittoria numero 100 in Serie A in 145 partite. Il tecnico leccese è stato protagonista di un vivace battibecco su SkySport con Capello, che aveva spiegato così la vittoria nerazzurra: ''L'Inter quando riparte è micidiale ma è stata aiutata anche dagli errori di posizionamento della difesa di Gattuso. La forza della squadra di Conte è che difende al limite dell’area di rigore''. Conte non ci sta e arrivato ai microfoni ribatte così: ''Ma mister Capello ma di che stiamo parlando? Ma quali ripartenze? L'Inter in possesso palla sa sempre cosa fare, giochiamo a memoria. Fortunatamente che gli avversari ci temono più di chi vede le partite. Sento delle assurdità. L'Inter oggi non è affatto stata lì ad aspettare il Napoli, l'Inter oggi ha aggredito il Napoli altissima. Avete detto che l'Inter vince in trasferta perché difende bassa e riparte. Non è affatto così. Come dico sempre il calcio è bello perché è vario o avariato''.

Interviene il tecnico friulano: "Vuoi che ti dica ripartenze, che sia più moderno? Io sono un po' antico... Negli spazi, comunque, siete formidabili. Sto dicendo le stesse cose che dici tu. Sapete difendere e pressare bene. Però la vostra forza, quando vengono avanti gli avversari, è quella di fare delle ripartenze formidabili. Mi sono spiegato? Stasera siete ripartiti tre volte grazie a Gattuso che vi ha marcati uno contro uno. E io mai nella vita difenderei uno contro uno con Lautaro e Lukaku''. L'allenatore nerazzurro incassa e riparte all'attacco quando parla di Romelu Lukaku, con cui lo stesso Capello non era stato tenero ad inizio anno: ''Romelu è una pippa, ne ho sentite di tutti i colori su di lui. Meglio si continui a dire così di lui, meglio così. Facile oggi parlare di Lukaku, ma andiamo a ritroso, facile salire ora sul carro. Ha fatto un progresso incredibile, c'è da lavorare e da sgrezzare come anche con Lautaro, nel gioco di coppia e nel giocare tra di loro''.

I due non si sono mai amati. Famoso il botta e risposta del febbraio 2014. All’epoca c.t. della Russia, Capello aveva commentato la scelta di Conte di far saltare un giorno di riposo alla Juventus dopo il 2-2 in rimonta subito dal Verona: ''Castighi non ne ho mai dati. Non fa parte del mio modo di pensare'', parlando inoltre anche di un campionato italiano troppo facile, poco allenante per la Champions League. Giudizio che aveva indispettito e non poco Conte: ''C’è più puzza in casa di altri. Dei suoi anni ricordo non tanto gioco e due scudetti revocati. I maestri che non conoscono le situazioni si facessero i fatti loro. C’è più puzza in casa loro che in casa degli altri. Altri grandi ex bianconeri, come Lippi e Trapattoni sono sempre educati e rispettosi del lavoro degli altri. Capello guardi a casa sua e pensi a fare un buon lavoro per i Mondiali. Quando parla un guru del calcio dobbiamo stare zitti, inchinarci e fare riverenze. Ora giochiamo senza di lui e a quanto pare giochiamo un torneo amatoriale''.

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