Brasile 2014

Controchoc Prandelli Lascia a casa Pepito E Insigne brucia Destro

Niente Brasile per Rossi: il recupero non ha convinto il Ct. Non ce la fa anche Romulo: c'è Parolo. Ranocchia riserva

Controchoc Prandelli Lascia a casa Pepito E Insigne brucia Destro

Non ci sarà il lieto fine: Giuseppe Rossi non avrà un posto sul volo per il Brasile. La dolorosa decisione di Cesare Prandelli arriva sul far della sera, quando il ct rende nota la lista dei 23 (anzi 24, con la presenza di Ranocchia come riserva) mentre i calciatori stanno per uscire dal centro tecnico di Coverciano per una serata libera. Ora che Pepito vede il suo sogno sfumare - peccato per quell'infortunio a gennaio che lo ha costretto a un lungo e purtroppo vano inseguimento mondiale - risuonano le parole di Prandelli alla vigilia dell'amichevole di Londra: «In Giuseppe ho visto qualcosa di meraviglioso, ma ora non è il momento dei sentimenti».
La prestazione incolore di Londra, l'esame finale per l'attaccante della Fiorentina, ha probabilmente agevolato il compito del ct. Una scelta tecnica, come è giusto che fosse: Rossi non era pronto per il Mondiale, sarebbe stato un rischio portare un giocatore con pochissimi minuti nelle gambe negli ultimi 4 mesi e magari con qualche paura inconscia legata ai contrasti. Dunque, come avvenne con Lippi (che giovedì scorso a Coverciano aveva però ricordato di essersi pentito dell'errore), anche Prandelli lascia fuori la punta da un mondiale. Il cammino della nazionale dirà se ci sarà un pentimento postumo anche del ct di Orzinuovi. Tweet al veleno di Federico Pastorello, procuratore del calciatore viola: «Niente Mondiale x Rossi? Questa volta Prandelli si è proprio sbagliato. Con tutto il rispetto per gli altri, Beppe non può stare a casa!!!».
E se l'esclusione dell'attaccante della Fiorentina poteva starci, sorprende la scelta del sostituto. Date per scontate le presenze di Balotelli, Cassano, Cerci e Immobile, il quinto della batteria degli attaccanti finisce per essere Insigne e non quel Destro, centravanti unico come caratteristiche nel gruppo azzurro attuale. Chissà che il romanista non abbia pagato le 4 giornate di squalifica, ma non per la questione del codice etico di Prandelli, bensì per quella condizione fisica scemata nel momento più importante della stagione. E chissà che non abbia pesato quel «ci penso», poi corretto in corsa, che l'attaccante ascolano avrebbe risposto al ct quando gli ha chiesto la disponibilità di andare comunque in Brasile da riserva, quindi fino alla vigilia del match con l'Inghilterra.
Per il resto - al netto dell'infortunio di Montolivo - tutto previsto o quasi. Trio dei portieri già deciso da tempo, in difesa c'è la novità della riserva. I tendini di Barzagli e il polpaccio di Paletta non danno garanzie assolute, ecco che l'interista Ranocchia sale sull'aereo in attesa di un eventuale «taglio». Già subìto da Maggio - stagione non esaltante e sfortunata la sua - e Pasqual, che perdono i ballottaggi con Abate e Darmian.
A centrocampo c'è l'ingresso «last minute» di Aquilani, ormai scontato dopo il crac della tibia di Montolivo. Considerando che Verratti (il migliore degli azzurri contro l'Irlanda) e Parolo sembravano ormai nei 23, l'escluso è risultato essere l'oriundo Romulo, alle prese con problemi fisici. L'Italia è fatta, mercoledì a Perugia l'ultimo test, poi l'avventura in Brasile.

Senza Montolivo e Rossi, entrambi in debito con la fortuna.

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