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Corre veloce il football dei tulipani

Corre veloce il football dei tulipani

In principio fu Rinus Michels. Accettò che mogli, fidanzate e affini potessero raggiungere e convivere, nel ritiro della nazionale olandese, con i loro compagni, mariti e fidanzati, durante il mondiale spagnolo dell'Ottantadue. La qualcosa provocò reazioni bizzarre anche tra i nostri futuri campioni bacchettoni però abituati a fuitine amorose e tresche clandestine.

Quella era un'Olanda sovversiva, la svolta di abitudini vecchie e restrittive, di raduni e ritiri blindati. Cruyff, insieme con Michels, trasformò l'Ajax e la nazionale in un gruppo diverso dal resto del mondo, il total football non era soltanto una soluzione tattica ma un modo di essere e di esistere. Senza però pensare a un'ideologia radicale, di sinistra. Tutt'altro, Cruyff non lo era certo, diventò semmai antinazionalista una volta passato in Spagna al Barcellona e fu catalano al cento per cento, dando il nome di Jordi al proprio figlio.

L'Arancia meccanica del calcio e quel nugolo di chiome bionde, cotonate, di donne bellissime e provocanti, fu l'immagine di un'epoca che si è poi smarrita per limiti tecnici nella generazione appena passata ma ora è risorta nuovamente. Il calcio femminile ne è la derivazione e continuazione, la parità dei diritti voluta dai dirigenti dell'Ajax, anche se non ancora dei salari, sta nei fatti, è entrata nella testa del cittadino olandese rappresentato da Femke Halsema, donna sindaco di Amsterdam, che ha annunciato di voler chiudere definitivamente le trecentotrenta vetrine a luci rosse, il simbolo osceno di una città che ha altro da esibire che corpi nudi di donna, prostitute in prima fila, come a segnalare un passaggio doveroso, esclusivo e unico di un Paese e di una terra che hanno offerto non soltanto tulipani e mulini a vento ma Van Gogh e Rembrandt e Anna Frank. Il calcio olandese corre più veloce del resto del mondo.

Non soltanto in campo.

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