Brasile 2014

E la baby Inghilterra salva l'onore. Si fa per dire

La Costa Rica detta i tempi della sfida. E Hodgson schiera una squadra record. Per età media: 25 anni. I centroamericani chiudono in testa il girone

E la baby Inghilterra salva l'onore. Si fa per dire

Voleva il primo posto del girone, e lo ha ottenuto. Senza neppure dannarsi l'anima, al termine di una partita che il Costa Rica ha condotto con autorevolezza. All'Estádio Mineirão è un pareggio senza emozioni contro l'Inghilterra a vidimare la qualificazione dei Los Ticos. Un risultato che esalta Campbell e compagni ma che non dispiace neppure agli inglesi. Tre sconfitte in nove giorni sarebbero risultate un oltraggio insopportabile all'onore calcistico di chi si picca di aver codificato il gioco del calcio. Nel 1950 a Belo Horizonte l'Inghilterra subiva la sconfitta più umiliante, contro i dilettanti Usa. Ieri non c'è stato disonore, solo la conferma di limiti di ogni tipo, tecnici, tattici, caratteriali. Messi impietosamente in luce da una squadra, la Costa Rica, sempre più consapevole delle proprie qualità. La sua nemesi. Tanto modesti sono parsi gli inglesi, vittime di se stessi, tanto briosi i costaricani.
L'annuncio delle formazioni rivela le opposte priorità dei due ct. Pinto non fa turn-over, schierando tutti i migliori, compresi Campbell e Ruiz. Hodgson pensa già alla ricostruzione, cambia nove titolari, e regala il debutto a Shaw e Barkley. L'età media, di poco superiore ai 25 anni, fa di questa Inghilterra la seconda più giovane di sempre in una fase mondiale. Ringiovaniti all'anagrafe, ma acerbi nel fraseggio, i Tre Leoni lasciano così alla Costa Rica imporre tempi e ritmi di gioco. Grazie soprattutto ad un superbo Ruiz che conferma tutta la propria eccellenza. Campbell si vede in apertura quando spaventa Foster, alla prima da titolare dopo cinque anni. Gli inglesi si affidano al solo Sturridge, il migliore dei suoi. Per due volte – di destro e di testa – sfiora il vantaggio senza però mai inquadrare la porta. L'iniziativa nel primo tempo resta ai costaricani che pure si limitano ad una gestione saggia ed oculata delle forze. Su punizione, poco dopo la mezz'ora, Borges costringe Foster alla deviazione sulla traversa. I ritmi decisamente più bassi della ripresa risollevano gli inglesi, complice la Costa Rica che – con la testa ormai agli ottavi - rinuncia via-via ai suoi talenti. Ancora Sturridge fa tutto bene: il suo diagonale termina di poco a lato.
All'inseguimento di una vittoria di cartone Hodgson è costretto una volta di più ad inserire i senatori, prima Gerrard quindi Rooney. Un messaggio contraddittorio dopo aver proclamato per giorni le sue velleità di rottamazione. E Wazza si mette subito in evidenza con un pallonetto salvato in angolo da Navas. L'ultimo sussulto di una partita che finisce tra gli olè dei tifosi della Costa Rica, testimoni di una favola, la cenerentola che diventata principessa.

Per gli inglesi è tempo di fare le valigie, già oggi il loro volo è atteso a Heathrow.

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