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Costa toglie i brividi alla Signora

Douglas entra e lancia la rimonta sul Bologna. Ora la Juve chiede un regalo al Toro

Costa toglie i brividi alla Signora

nostro inviato a Torino

Alla Signora piace scherzare con il fuoco. A tal punto da voler provare per un'ora l'ebbrezza di cosa significa un 5 maggio. Poi ha capito che non era il caso di scherzare, meglio lasciare l'infausta data alla storia dell'Inter e ribaltare il Bologna clamorosamente in vantaggio alla fine del primo tempo. Poi nella ripresa l'ingresso di Douglas Costa ha rimesso le cose a posto e la Juventus ha calato il tris che le fa fare un altro passo verso il settimo scudetto consecutivo. I bianconeri sono andati a letto virtualmente campioni d'Italia con sette punti di vantaggio sul Napoli. E oggi potrebbero festeggiare sul divano se dopo Inter, che si è scansata con le scelte di Spalletti alla fine del derby d'Italia, e Fiorentina, tre legnate a Sarri, anche la terza nemica, cioè il Torino, dovesse fare il colpo al San Paolo. Sarebbe troppa grazia per una Signora che non incanta più.

E dire che Allegri alla vigilia aveva chiesto almeno di non essere presuntuosi e superficiali. Il primo a essere presuntuoso è proprio l'allenatore bianconero che si inventa la difesa a tre con Asamoah centrale di sinistra, un esperimento incomprensibile. La squadra, invece, è superficiale nell'approccio alla gara come quando Dybala spreca malamente un regalone sotto forma di passaggio sciaguarato di Romagnoli. Ancora più superficiale Buffon quando appoggia troppo morbido un pallone sul quale si avventa Crisetig, che viene steso in area da Rugani. Rigore e rimane qualche dubbio sulla possibile espulsione del difensore bianconero. Gigi non fa il miracolo nel giorno in cui si torna a parlare di un suo possibile addio alla Nazionale, addirittura senza passerella: c'è la seria possibilità che il capitano azzurro non partecipi alle tre amichevoli prima della pausa estiva.

Così il Bologna passa in vantaggio con Verdi, proprio con l'uomo che a gennaio aveva detto clamorosamente di no al Napoli. Un modo per provare a farsi perdonare dal popolo azzurro il rifiuto anche con una prestazione a tutto campo perché Verdi fa ammattire i bianconeri. Soprattutto a preoccupare è la non reazione della squadra di Allegri che deve fare i conti con un Dybala praticamente inesistente e un Higuain che a parte un guizzo in avvio si vede pochissimo. Pjanic sostituito da un Marchisio appannato, a parte un'imbeccata per Higuain, piuttosto che da Bentancur è l'altra mossa che lascia interdetti.

Allegri ancora una volta rimedia ai suoi errori con Douglas Costa per Matuidi, passando a una trazione decisamente anteriore a inizio ripresa. Ma una mano gliela dà soprattutto il Bologna con De Maio che infila nella propria porta un cross di Cuadrado. Una brutta Juventus che neanche se l'era andata particolarmente a cercare questa fortuna, se non per il fatto di essere ripartita con ben altro passo dopo l'intervallo. Higuain non è freddo davanti a Mirante, mentre dietro Buffon devia sul palo un tiro ravvicinato di Krafth. Bastano pochi minuti per capire che a Douglas Costa non si può più rinunciare. Al terzo strappo e cross del brasiliano, la Juve mette la freccia con Khedira (sospetta spinta su Keita) al nono gol stagionale. Ma la scena è tutta della freccia brasiliana che confeziona il secondo assist della sua serata per Dybala. E' come se Flash fosse una scarica di adrenalina per la squadra. Il Bologna è accecato e la Juventus può fare anche i conti scudetto: se il Napoli le vincesse tutte, per il titolo basterebbero anche due pareggi considerata la differenza reti nettamente a favore, oppure per la matematica una vittoria. Ma prima del tricolore, c'è la coppa Italia contro il Milan.

E per il Diavolo di Gattuso servirà un'altra Signora.

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