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Curva dell'Inter chiusa per i cori contro i napoletani

Il presidente nerazzurro Thohir minimizza: "Erano cori legati alla rivalità tra due città, non razzismo"

Un'immagine della curva interista
Un'immagine della curva interista

Due giornate a porte chiuse per la curva nerazzurra. Il provvedimento del giudice sportivo è arrivato dopo i cori intonati dagli ultras dell'Inter contro i napoletani durante la partita di sabato sera contro i partenopei: l'accusa è quella di discriminazione territoriale.

Poiché i cori sono stati intonati dalla maggioranza dei tifosi seduti in Curva Nord, circa 8000 persone, è scattata una squalifica dell'intero settore per due turni - di cui uno da scontarsi durante la prima giornata della prossima stagione - aggravata da un'ammenda di 50.000 euro.

Perplesso il commento del presidente nerazzurro Erick Thohir: "Curva chiusa per razzismo? Rispetto le decisioni, ma non credo erano cori razzismo. Mi sembravano più cori legati alla rivalità tra le due città". Thohir ha inoltre aggiunto che Walter Mazzarri avrà "un ruolo importante" nella prossima stagione dell'Inter. E ha promesso ai tifosi due nuovi giocatori per la prossima stagione.

"Dovremo valutare le carte per capire se ci sono spiragli, ma faremo certamente ricorso", ha detto il direttore generale dell’Inter, Marco Fassone. "È la quinta volta - ha aggiunto - che dobbiamo difenderci da queste decisioni, per fortuna finora con successo. Sono dispiaciuto per questa notizia, sia perchè quella contro la Lazio è una sfida delicata, sia perché potrebbe essere l’ultima per alcuni giocatori che hanno fatto la nostra storia.

538em;">Mi auguro che il Consiglio federale adotti modifiche in vista della prossima stagione".

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