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De Boer, assist a Spalletti: "Giocatori, il male dell'Inter"

"Mai visto nella mia carriera uno spogliatoio così...". E Icardi spera di recuperare: "Sto meglio, torno presto"

De Boer, assist a Spalletti: "Giocatori, il male dell'Inter"

Nella centrifuga Inter l'ultimo parere è di uno che ne è uscito nel peggiore dei modi. Frank De Boer, l'ex allenatore esonerato nella passata stagione dopo undici partite di campionato, ieri è tornato a parlare della sua fallimentare esperienza nerazzurra: «All'Inter ci sono sette-otto giocatori che fanno fuori gli altri», la rivelazione in un'intervista all'emittente olandese Ziggo Sport. Per poi aggiungere: «È un blocco che fa leva sui sentimenti». Non solo, per il tecnico olandese esisteva anche un'anarchia negli allenamenti: «Era un po' un casino. Non avevo mai visto una roba del genere».

Detto da chi è ricordato solo per un'estemporanea vittoria in casa contro la Juventus, può lasciare il tempo che trova. Però anche Massimo Moratti recentemente, non più tardi di tre settimane fa, aveva parlato di possibili problemi di spogliatoio a proposito della clamorosa involuzione di una squadra che dal lottare per le posizioni di vertice ora si ritrova a mettere pericolosamente in discussione anche il suo posto per la prossima Champions League. Senza dimenticare le voci sui presunti dissidi tra Icardi e i croati Perisic e Brozovic e le parole del capitano nerazzurro dopo il pareggio di Firenze sull'impegno in allenamento di alcuni compagni.

Così le parole di De Boer possono suonare anche come un assist a Luciano Spalletti che si ritrova messo in discussione dopo che per mesi era stato considerato l'artefice della rinascita nerazzurra. L'allenatore di Certaldo è reduce da nove punti in dieci partite proprio come la cenerentola Benevento, che sabato sera arriva a San Siro. Addirittura la squadra di De Zerbi vanta più vittorie dei nerazzurri nella striscia negativa: tre contro una, quella decisa dal colpo di Karamoh contro un Bologna che pure con l'uomo in meno aveva sfiorato il pareggio. Una crisi alla quale Spalletti ha provato in tutti i modi a rimediare anche rimescolando le carte (Perisic mezz'ala) ma fondamentalmente senza mai spostarsi dal 4-2-3-1. Il ko di Marassi contro il Genoa macchiato dalla sfortuna dell'autogol di Ranocchia, ha anche certificato che in questo momento l'Inter è praticamente Perisic e Icardi: entrambi lavorano per esserci sabato sera con il Benevento, partita da vincere a tutti i costi, prima del ciclo che può rivelarsi decisivo nella corsa Champions: Milan, Napoli e Sampdoria. Trittico nel quale servirà il miglior Icardi che ieri si è allenato ancora a parte ed è stato festeggiato per il venticinquesimo compleanno con il classico bagno di farina e uova. Quindi ha voluto tranquillizzare i tifosi: «Lavoro e sto meglio. Ho quasi recuperato e ho voglia di giocare. Spero di tornare il prima possibile».

Icardi ha saltato tre partite per un'elongazione muscolare e ancora ieri non ha lavorato in gruppo. Ha comunque rassicurato: «Il ginocchio è ok». Articolazione che l'aveva comunque obbligato a fermarsi contro Bologna e Torino e a saltare la convocazione in nazionale a novembre.

Comunque resta il fatto che l'Inter potrebbe tenerlo fuori anche contro il Benevento per non rischiare di non averlo al meglio nel trittico decisivo.

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