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De Laurentiis amaro: "Koulibaly? Mi vergogno di far parte di questo calcio"

Il numero uno del Napoli si è detto sdegnato per la decisione della Corte Federale d'Appello di respingere il ricorso per Koulibaly: "Mi vergogno di essere parte di questo sistema dal quale uscirò in fretta se la Figc non userà il pugno di ferro contro il razzismo"

De Laurentiis amaro: "Koulibaly? Mi vergogno di far parte di questo calcio"

La Corte d'Appello Federale della Figc ha deciso di non accogliere il ricorso del Napoli per la squalifica comminata a Koulibaly dopo l'espulsione rimediata contro l'Inter. Il difensore senegalase era stato fermato per due turni ma a nulla è valso il ricorso del club azzurro, nella figura di Mattia Grassani, che si era detto fiducioso circa la riduzione della pena per il difensore senegalese che invece salterà il match di domani contro la Lazio per tornare disponibile la settimana prossima nel match di San Siro contro il Milan di Gattuso.

Koulibaly davanti ai giudici ha provato a spiegare il suo stato d'animo durante il match del 26 dicembre: "Non mi sono sentito tutelato, in campo i cori erano assordanti, ed io ero da solo contro gli insulti. Non è facile sopportare emotivamente la tensione. A San Siro non mi aspettavo un’accoglienza simile. Succede spesso, specie a Verona e Bergamo, ma lo so e in qualche modo mi preparo. Ecco, a Milano sono stato spiazzato. Quando mia madre ha chiesto cosa era accaduto, mi sono vergognato. Il razzismo fa male, molto male. Ho fatto fatica a dirle che, ancora una volta, migliaia di persone mi avevano offeso, insultato, umiliato".

De Laurentiis ha rincarato la dose ai microfoni del Corriere dello Sport:"Anche stavolta il sistema, inteso come organizzazione, ha dimostrato di non sapere cambiare, punendo la vittima e non il carnefice. Mi vergogno di essere parte di questo sistema dal quale uscirò in fretta se la Figc non userà il pugno di ferro contro il razzismo. E Koulibaly viene ancora più umiliato da questa vicenda. Sono offeso per lui.

La Corte d’Appello ha preferito applicare le leggi, quando avrebbe dovuto interpretarle: decisione che è una ulteriore dimostrazione di cecità e di immaturità".

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