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Dell'Inter che vinse la Champions baby nessuno gioca oggi in prima squadra

Inter vincitore del Viareggio 2015: bene, bravi, ma qualcuno dica a questi ragazzi che la maglia della prima squadra potrebbe rimanere una chimera. L'annoso problema giovani in Italia lo conosciamo tutti. Nel caso dell'Inter, c'è un precedente significativo. Nel 2012 la squadra Primavera, guidata da Stramaccioni, vinse le NextGen Series, una sorta di Champions League giovanile, battendo in finale l'Ajax ai rigori. Ma a tre anni da quel successo, quanti tra i giocatori presenti nell'undici campione militano attualmente nell'Inter? Zero. Quante presenze in prima squadra hanno complessivamente accumulato in questo triennio? Trenta, per una media di 2.73 a giocatore. Una chance vera l'hanno avuta solo in due: Livaja (13 caps), che si è bruciato con le proprie mani, e Mbaye (9). Se Duncan (4 caps) è riuscito ad accumulare un buon minutaggio in A con il Livorno (oggi è alla Samp), il capitano Romanò (2) non ha ancora debuttato nella massima serie, e adesso gioca a Prato in Lega Pro. Samuele Longo (1) - in gol nella finale - ha dovuto andare nella Liga a fare esperienza, Crisetig ha debuttato in A con un'altra maglia, il funambolo Bessa è stato spedito nei posti più improbabili (Sparta Rotterdam, Olhanense).

Numeri impietosi, soprattutto se confrontati con i pari età di quell'Ajax. Dagli undici titolari, otto hanno debuttato in prima squadra, tre ci giocano tuttora (Klaassen, Fischer e Veltman, quest'ultimo addirittura volato in Brasile al Mondiale) e le presenze complessive ammontano a 288, per una media di 26.18 a giocatore.

Con l'eccezione dell'attaccante surinamese Schoop, finito nei dilettanti, tutti gli ajacidi militano in squadre di A olandesi o belghe.

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