Ciclismo

Divisa da leader un caso: Pogacar, serve l'armocromista

Gli organizzatori volevano maglia rosa e pantaloncino simil-granata in onore del Grande Torino, ma l'Uci ha detto di no

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A Lucca non c'è Mario Cipollini, ma non si vedono nemmeno i velocisti. Dopo la supervolata di Jonathan Milan ad Andora, tutti pronti a celebrare il bis del gigante friulano di Buja, che però non arriva a sprintare, se non per il quinto posto. «Avrei tante cose da dire, preferisco lasciare la parola alle immagini», lo sfogo del gigante della Lidl Ttrek, che neanche tanto velatamente se la prende con l'Alpecin di Groves, la formazione belga che prima mette a dura prova il gruppo e poi lascia il peso dell'inseguimento agli altri. Valli a capire

Gli inseguiti sono Benjamin Thomas, Valgren, Paleni e il nostro Pietrobon, che hanno il merito di scappare ad una settantina di chilometri dal traguardo e arrivano sul filo dei sessanta all'ora fino a Lucca. «Alla mattina, quando Martina mi ha chiesto cosa avrei fatto, le ho risposto che era una tappa per velocisti e mi sarei riposato, invece è arrivata la vittoria che sognavo», racconta Benjamin Thomas, il 28enne transalpino re celebrato della pista al suo primo successo in un Grande Giro, che ama l'Italia, parla benissimo il nostro idioma e soprattutto ha nel cuore Martina Alzini, azzurra della pista con la quale convive da anni sul Lago di Garda.

Oggi è probabile che torni a farsi vedere Tadej Pogacar, che in questi due giorni ha avuto il suo bel daffare con l'abbinamento dei colori: maglia rosa e calzoncino fucsia intenso coordinato alla maglia che per gli organizzatori del Giro e il maglificio Castelli sarebbe dovuto essere di un simil color granata in onore del Grande Torino. La cosa, però, non è piaciuta affatto all'Uci, il governo mondiale della bicicletta che le maglie e le grafiche deve approvare. Pogacar, per non sbagliare (la pena va da un'ammenda alla squalifica, ndr), negli ultimi due giorni si è fatto vedere pochissimo, indossando calzoncini neri. Oggi sulle colline senesi lo sloveno vincitore di due Strade Bianche, potrebbe tornare a farne vedere di tutti i colori a tutti. Dicono che domani nello staff di Pogacar, la Uae Emirates, ci possa essere anche un armocromista.

È stata consultata direttamente la Schlein.

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