Sport

Domenicali (Lamborghini): «Una svolta di nome Urus»

Il numero uno della Casa del Toro: «Con il nostro SuperSuv ora entriamo nella vita di tutti i giorni»

Piero Evangelisti

Milano Per il primo appuntamento del 2018 di #FORUMAutoMotive, è stato assegnato il premio «Personaggio dell'anno» dal movimento di opinione, promosso dal giornalista Pierluigi Bonora, alla personalità che nel 2017 si è distinta nel portare avanti, in concreto, iniziative di divulgazione a beneficio del settore automotive nel suo complesso con possibili ricadute positive sul Sistema Italia. Dopo l'assegnazione del riconoscimento, per il 2016, a Franco Fenoglio, presidente di Unrae Veicoli Industriali (e numero uno di Italscania), quest'anno è stato scelto un altro top manager di un brand del Gruppo Volkswagen, Stefano Domenicali, chairman e ceo di Automobili Lamborghini. La motivazione: «Stefano Domenicali ha fatto di Sant'Agata Bolognese, un piccolo centro all'interno della grande Motor Valley italiana, un polo automobilistico di sempre maggiore eccellenza, portando a termine, a tempo di record, una fabbrica nella fabbrica, con la creazione di nuovi posti di lavoro e assicurando benefici per l'indotto e il territorio, a vantaggio dell'immagine e dell'economia del Paese. Dai vertici di Audi, gruppo che controlla Automobili Lamborghini, rispettandone da sempre l'identità e l'autonomia, Domenicali ha ricevuto pubblicamente i complimenti per i risultati ottenuti e lo sviluppo continuo dell'azienda».

Per la Casa del Toro, del resto, si chiude un 2017 fantastico (settimo consecutivo di crescita, oltre 3.700 unità tra Huracàn e Aventador) e potremmo dire che è da poco iniziato un anno che si preannuncia magico con l'arrivo del SuperSuv, Urus, che in Italia costerà 206mila euro. «Per noi significa entrare in un'altra dimensione sottolinea Domenicali e lo stesso vale per i suoi futuri clienti. Fino a oggi abbiamo sempre costruito vetture che non è obbligatorio guidare tutti i giorni; con Urus entriamo nella quotidianità, perché l'auto è docile, e parca nei consumi, anche nell'uso cittadino. Naturalmente è perfetta anche per la pista e per l'off-road più impegnativo». Per costruire Urus, a Sant'Agata Bolognese è stata eretta una nuova fabbrica, fortemente digitalizzata, che sorge a fianco di «Manifattura Lamborghini» dove continuerà a regnare l'artigianalità nella costruzione di Huracàn e Aventador che lo ha confermato Domenicali non saranno in futuro affiancate da una «Lambo» più piccola. L'arrivo di Urus, che farà presumibilmente raddoppiare la produzione totale della Casa, ha portato all'assunzione di 500 persone che vanno ad aggiungersi alle oltre mille già impiegate e si tratta soprattutto di giovani (complessivamente l'età media è di 38 anni). «I ringraziamenti ai quali tengo di più confessa Domenicali sono quelli che arrivano dalla gente che lavora per noi. Le dimensioni di Lamborghini mi permettono di conoscere praticamente tutti, ed è un rapporto molto importante». Non è un caso che in azienda, ma non solo, Domenicali sia chiamato il «Presidente Gentiluomo».

Una lunga militanza in Ferrari: c'è concorrenza con Maranello? «Non si può parlare di concorrenza, perché il profilo dei rispettivi clienti è assolutamente diverso afferma il chairman di Lamborghini ed entrambi contribuiscono a fare grande il Made in Italy nel mondo».

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