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Dopato un terzo dei fondisti sul podio

Una talpa della Iaaf rende noti i dati degli esami del sangue dal 2001 ad oggi

Il doping è una piaga quasi sistemica nel mondo dell'atletica leggera. La denuncia arriva da un'inchiesta condotta dal Sunday Times e dall'emittente tedesca ARD/WRD grazie a dati forniti da un informatore all'interno della Iaaf (i risultati di 12.000 esami del sangue riguardanti 5.000 atleti) che inchioda la Federazione mondiale di atletica che a breve deciderà il successore di Lamine Diack: in lizza due vecchie glorie come il britannico Coe e l'ucraino Bubka.

I dati, passati dalla «talpa» della Iaaf a due scienziati di levatura internazionale (gli australiani Robin Parisotto e Michael Ashenden), fanno emergere un ricorso al doping molto più esteso di quanto già non si sospettasse. Secondo i due esperti, un terzo delle medaglie - ben 146, compresi 55 ori – di Olimpiadi o Mondiali disputati tra il 2001 e il 2012, tra cui dieci podi degli ultimi Giochi estivi di Londra, sono state conquistate da atleti con valori quanto meno dubbi. La Russia è l'epicentro del fenomeno con un 80% di medaglie «sospette» ma emerge anche il fenomeno Kenya, 18 podi con corridori border line. Non risultano comunque coinvolti big come Mo Farah e Usain Bolt. Tra le tecniche più usate, le trasfusioni di sangue e micro dosi di Epo, l'ormone che aumenta i globuli rossi e l'ossigeno nei tessuti.

Secondo Parisotto, questo dossier è mostruoso: «Mai visto un insieme di valori del sangue così spaventosamente anomalo. Molti atleti sembrano aver fatto uso di doping in piena impunità ed è evidente come la Iaaf non reagisca a questo fenomeno». Il collega Ashenden ritiene «l'atletica nella stessa posizione diabolica del ciclismo durante l'era-Armstrong». La replica della Iaaf, che non contesta il database, è una difesa d'ufficio: «Noi siamo stati sempre all'avanguardia nella lotta contro il doping, impegnandoci nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecniche di analisi».

Il presidente della Wada, Craig Reedie, si dice turbato e allarmato dalla vicenda: «Queste accuse sono selvagge, i dati in questione saranno subito consegnati alla Commissione indipendente per indagini più accurate».

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