Doping, ultimatum del Cio a Russia, Francia e Spagna
10 Dicembre 2015 - 15:10I Paesi che non rispettano i parametri dell'agenzia Wada hanno tempo fino al 18 marzo 2016 per mettersi in regola
Il doping continua ad agitare le acque nel mondo dello sport. Stavolta il Comitato olimpico internazionale (Cio) ha lanciato un ultimatum a una serie di Paesi, tra i quali Russia, Francia, Brasile, Kenya, Ucraina e Spagna, che non rispettano i parametri dell'agenzia mondiale Wada. "Si mettano in regola entro il 18 marzo 2016 - ammonisce il comitato olimpico internazionale - intervengano anche i governi". Il rischio, se questi paesi non si metteranno in regola, è di dover saltare le prossime grandi competizioni internazionali, a partire dalle Olimpiadi brasiliane. E non solo.
Tutti i Paesi chiamati in causa
"Il Cio sta esortando i governi di Andorra, Argentina, Bolivia, Israele, Russia e Ucraina, le cui Organizzazioni nazionali antidoping (Nado) sono state dichiarate non conformi dalla Wada, ad intraprendere, con la massima urgenza, tutte le misure necessarie per riguadagnare la certificazione. Inoltre, i governi di Belgio, Brasile, Francia, Grecia, Messico e Spagna, i cui Nado sono stati dichiarati temporaneamente non conformi dalla Wada sono stati invitati ad intraprendere con la massima priorità tutte le misure necessarie volte a garantire la conformità... Allo scopo di proteggere gli atleti puliti in tutto il mondo, il Cio ha chiesto ai Comitati Nazionali Olimpici della Russia e del Kenya, nonché alla Wada, di garantire un efficiente programma di test al di fuori delle competizioni a tutti gli atleti di tutti gli sport dei loro paesi, visto che al momento non è apposto - prosegue la nota -. Il Cio si compiace delle iniziative già intraprese dalla Wada, dai due Comitati olimpici e dalla Iaaf per affrontare tutte le questioni in modo da avere tutte le nazioni conformi alle normative internazionali antidoping".
Una commissione della Wada, intanto, ha iniziato a lavorare a Mosca. Lo ha reso noto il presidente del comitato olimpico russo Alexander Zhukov. Tra i vari compiti "deciderà quali organizzazioni internazionali eserciteranno le funzioni di controllo anti-doping nel periodo di sospensione dell’agenzia russa anti-doping (Rusada)".
Due giorni fa il presidente del Cio, Thomas Bach, è tornato a chiedere di rinnovare ogni sforzo per combattere il doping, la corruzione e gli scandali che stanno minando la credibilità del mondo dello sport.
Senza nominare specificamente lo scandalo Fifa o le accuse di doping alla Russia, Bach ha spiegato che alcuni scandali sono stati "particolarmente sconvolgenti", perché "erodono la fiducia nell'atleta pulito".