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Dov’è finita la grazia delle tenniste? A Wimbledon ciccione e picchiatrici

Dov’è finita la grazia delle tenniste? A Wimbledon ciccione e picchiatrici

nostro inviato a Wimbledon

Non a caso la numero uno del genere è la campionessa in carica, Petra Kvitova, la quale porta in giro per Wimbledon (e non solo) una discreta pancetta. Nulla a che vedere però con il fisico da buttafuori della sua avversaria di ieri, la uzbeka Akgul Amanmuradova, sconfitta (per fortuna) dopo essersi presentata sul centrale munita di occhiali, bandana e pantaloncini per tenere insieme i suoi improbabili 180 centimetri di altezza. Per farla breve: il tennis delle donne cerca un po’ di femminilità, perchè i tempi in cui le gambe della Graf, il fascino della Sabatini e financo la leggerezza della Hingis, sono davvero lontani. E sui campi di oggi l’atletismo sta andando - più che a rotoli - a rotolini. Ieri il Daily Mail ha dato risalto alla vittoria di Maria Sharapova - già, la divina Maria - facendo un paragone fotografico con un vecchio poster datato 1978 in cui veniva ripresa da dietro una (finta) tennista nell’atto di scoprirsi leggiadramente il lato B così come l’aveva fatto mamma. Maria, nel suo caso, si stava invece sistemando la pallina di riserva, ma la sua posa rivelava un paio di particolari interessanti: il primo che il suo underware è davvero ridotto, il secondo è che perfino lei (grazie a Dio) è un po’ distante dalla perfezione. Soprattutto vista da dietro.
E non è comunque, Sharapova a parte, solo una questione di fascino: il tennis non è una sfilata - si dice - però un po’ più di grazia non guasterebbe. Il nuovo idolo dei britannici, ad esempio, è Heather Watson, una che dichiara 170 centimetri d’altezza e che per colmare il gap mena racchettate senza pietà. Perchè il fatto è questo: nessuno, alle ragazze, insegna più a giocare a tennis, ma soltanto a colpire la pallina. E probabilmente nessuno insegna neppure a come gestire il fisico, se perfino Francesca Schiavone (che ieri ha battuto a fatica la Robson dopo essere stata sotto 2-6, 2-3, 0-40) ammette di essersi fatta delle domande sulla sua condizione atletica. La risposta è nello schianto di Karin Knapp, il cui fisicone è uscito malconcio dopo una scivolata sull’erba del campo 18, prima che poi s’infortunasse pure la sua avversaria Elena Baltacha. Due al prezzo di uno. E forse dice bene Camila Giorgi, lei sì con un fisico più atletico ma con savoire faire tutto da scoprire: «Le ragazze? Non mi piacciono e non guardo mai un match tra donne: sono troppo brutte da vedere».

Risultati di ieri: Mahut b. Lorenzi 6-3, 5-7, 6-7, 7-5, 6-2; Schiavone b. Robson 2-6, 6-4, 6-4, Baltacha b. Knapp 4-6, 6-4, 6-0, Vinci b.

Barty 6-2, 6-4.

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