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E Allegri suona la sveglia Champions

Il tecnico: «Diamo velocità al gioco. Dani Alves si integri. Pjaca pedali»

E Allegri suona la sveglia Champions

La campagna d'Europa comincia stasera. Allo Stadium, contro il Palermo. Una sorta di aperitivo, da consumare in fretta e senza ansia. Facendo riposare qualcuno, ma prendendo il tutto seriamente. Però è un fatto che mercoledì la Juventus renderà visita al Porto nell'andata degli ottavi di Champions: Mandzukic si è fatto furbescamente ammonire domenica scorsa per non esserci oggi e recuperare energie, né Allegri rischierà alcunché per avere ragione dei siciliani. Tradotto: Pjanic potrebbe riposare, idem Lichtsteiner e Alex Sandro. Non Dybala né Higuain, però: «Si sta pensando troppo poco al match di campionato», ha ammonito Allegri. Che ovviamente non bada ai 46 punti che dividono le due squadre né a tutto ciò che fa ritenere il match scontato: semmai lo diventerà strada facendo, non prima. Pur avendo lui pure gli occhi pieni di Champions («mi sono divertito molto») e in testa l'idea fissa di «aumentare la velocità del nostro gioco: è l'unica strada che può portarci avanti in Europa. Abbiamo ancora ampi margini di miglioramento».

Si entra nel vivo della stagione, insomma. Quella in cui gli eventuali passi falsi peseranno doppio. E dove tutti devono solo e soltanto pensare a lavorare: senza sconti per nessuno. Così, Dani Alves «deve sfruttare questi mesi per integrarsi» e fa specie che uno con quell'esperienza debba ancora capire dove è capitato. Mentre il talentino di Pjaca è ora che sbocci in maniera concreta, perché «il calcio è anche sacrificio: gli tocca pedalare e capire che serve anche la fase difensiva». Sono insomma ammesse anche le punzecchiature, per alzare il livello di attenzione del gruppo. Sarà match particolare per Dybala, ovviamente, il quale ha già dichiarato che non esulterà in caso di gol contro la sua ex squadra: «È un ragazzo intelligente e si è scusato per non avermi dato la mano».

Basta capire la lezione: appunto.

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