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E gli azzurri si preparano a un Europeo made in Italy

Prima le amichevoli in provincia, poi la partita inaugurale a Roma. E due gare del girone

E gli azzurri si preparano a un Europeo made in Italy

L'Europeo si tinge di azzurro. Archiviata la qualificazione con la Grecia e passata anche la gara con il Liechtenstein è già tempo di guardare al futuro. Un futuro che potrebbe avere ampie pennellate di azzurro. Perché l'Italia di Mancini cova ambizioni non nascoste di arrivare fino in fondo, è chiaro, con il progetto della sua Nazionale è stato messo insieme non solo per valorizzare tutto il movimento ma anche, e forse soprattutto, per alzare un trofeo dopo la clamorosa delusione di vivere un Mondiale da spettatori disinteressati. Ma ci sono tanti altri motivi perché il prossimo diventi di fatto un Europeo all'italiana.

La partita inaugurale di questa kermesse itinerante che si giocherà in giro per l'Europa sarà allo stadio Olimpico di Roma il 12 giugno. E scusate se è poco. Non solo, ma sarà proprio l'Italia a dare il via alla rassegna scendendo in campo per prima. E non è un vantaggio da poco. Non tanto essere i primi, quanto il fatto di giocare davanti al proprio pubblico. Quella partita e anche le altre due del girone. Il che significa tifo a favore, nessun problema logistico e famiglie a portata di albergo. Insomma, tutte le condizioni ideali per rendere al meglio e provare l'impresa. Ma se il pubblico nelle ultime uscite si è avvicinato e di molto alla Nazionale di Mancini, la federazione ha in mente anche un'operazione simpatia, che andrà di pari passo con l'operazione cassa. Prima ci sarà una o forse due amichevoli in Qatar con tanto di invito ufficiale a cui farà seguito un cospicuo assegno, si parla di circa 6 milioni di euro. Mica noccioline. Avversari possibili la Croazia vice campione del Mondo e l'Argentina di Messi. Poi però un altro paio di amichevoli in stadi di provincia, con prime della lista Ferrara e Frosinone. E anche in questo caso si cercheranno Nazionali di livello per rendere l'amichevole «allenante» e non solo una passerella, in modo da arrivare all'Europeo nelle migliori condizioni possibili.

Ma se fin qui tutto bene, non può passare inosservato il fatto che sarà anche l'Europeo del paradosso. Le semifinali e la finalissima del 12 luglio si giocheranno a Londra, nel super stadio di Wembley. Particolare non da poco, per quella data la Brexit dovrebbe essere davvero esecutiva, al netto del caos politico britannico, e quindi, di fatto, l'ultimo atto del campionato Europeo si giocherà in un Paese che non fa più parte, almeno tecnicamente, dell'Europa. Fortuna che il calcio aiuta, e non poco, a superare le barriere e ad avvicinare i popoli. Oltre anche a superare i paradossi. Ma c'è un altro particolare che fa tornare all'azzurro. In Inghilterra, al Manchester City, il nostro ct Mancini è stato protagonista e idolo indiscusso riportando il titolo a quelli che fino a quel momento erano considerati, a ragione, i fratelli poveri della città. Lui sa come si fa.

Ed è il primo a voler tingere d'azzurro il prossimo Europeo.

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