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Effetto jella: i tifosi del Napoli scommettono sulla Juve

Il gruppo su Facebook punta sulla cabala: «Se proprio devono vincere, almeno ci guadagniamo»

Effetto jella: i tifosi del Napoli scommettono sulla Juve

Sotto il Vesuvio, lo iettatore è tradizionalmente figura temuta e rispettatissima, al punto che il principe Antonio de Curtis gli dedicò perfino una poesia, Lo Schiattamuorto. Ma per battere la proverbiale fortuna dei «gobbi» bianconeri - quelli del gol al 95º - serve una vera e propria task force jellatori. A esserne convinto è un gruppo Facebook di tifosi napoletani che, abbandonati cornetti e «cape d'aglio», hanno organizzato un «contropaccotto» che ora corre virale sul Web dal titolo #ladovetepagare. I destinatari sono ovviamente loro, i «gobbi», sulle cui vittorie in campionato i promotori hanno mobilitato migliaia di scommesse. Già, scommesse sulla vittoria e non sulla sconfitta perché la jella, per chi se ne intende, soggiace a logiche paradossali e, a differenza della fortuna cieca, ci vede benissimo. Soprattutto non ammette dilettanti.

L'incipit dei promotori è apparentemente banale: «Se proprio devono vincere l'ennesimo campionato, almeno ci facciano guadagnare». Troppo semplice, anche perché nessun vero tifoso, men che meno un napoletano, accetterebbe di arricchirsi a spese dei propri colori e a vantaggio dell'acerrima nemica. L'obiettivo vero è quello di provocare la jella con migliaia di scommettitori improvvisati, per definizione i più scalognati, quelli che non giocano mai e quindi perdono sempre inesorabilmente anche a tombola. L'effetto moltiplicatore cella jella sarebbe garantito dal fatto che tutto il denaro guadagnato dalle vittorie della Juve, In quanto soldi sporchi, verrebbe obbligatoriamente reinvestito nella partita successiva, aumentando il montepremi. Fino alla madre delle partite, Juve Napoli del 22 aprile che vedrebbe tutti puntare sull'1-X (vittoria bianconera o pareggio), una cifra astronomica da parte di un esercito di scommettitori improvvisati. L'appello firmato UltrAmici è chiaro e inequivocabile: «Abbiamo bisogno della vostra sfiga, i rubentini devono pagarla in moneta sonante». Il metodo, anche ribattezzato Antisistema, prevede che ogni tifoso azzurro scommetta dai 5 ai 10 euro a gara, con un guadagno di circa sette euro per ogni puntata per arrivare, in caso di vittorie continuate della Juve, a una maxi puntata di 100 euro a testa per Juve-Napoli.

Riuscirà un esercito di jettatori ad avere la meglio sulla proverbiale gobba bianconera? Antonio de Curtis, nei panni dell'occhialuto personaggio di Chiarchiaro obbietterebbe che per esercitare seriamente la professione di schiattamuorto è necessaria la patente. Superstizioni? A Napoli tra gli scommettitori veri serpeggia già qualche voce maligna che più prosaicamente osserva come in Italia, da sempre, il calcioscommesse maltollera che qualcuno faccia saltare il banco. Altro che sfiga..

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