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Espulsioni a tempo, ecco come il calcio potrebbe cambiare a breve

Si discuterà anche delle espulsioni a tempo nel 131° meeting annuale dell'International Board in programma il 3 marzo allo stadio di Wembley

Espulsioni a tempo, ecco come il calcio potrebbe cambiare a breve

Nulla è immutabile nella vita. E lo stesso vale anche per il calcio. Nel prossimo meeting annuale dell'International Board, il "club" che governa le regole del pallone, si discuterà anche delle "espulsioni a tempo", proposte da Marco Van Basten, indimenticato centravanti del Milan e della nazionale olandese, nella sua nuova veste di direttore generale dello sviluppo tecnico della Fifa. Un argomento non di poco conto, perché il cartellino rosso punisce in modo grave una squadra, privandola di un proprio elemento. Rendere la sanzione temporanea potrebbe mutare - e non di poco - gli equilibri in campo. Bisogna però ricordare che altri sport utilizzano le espulsioni a tempo, ad esempio pallanuoto e pallamano, e qualcuno ora si chiede: perché non provare anche con il calcio? Tra l'altro negli ultimi anni sono stati condotti dei test anche dall'Uefa, in tornei minori.

Cosa può accadere? Andiamo per gradi. Se dovesse arrivare il via libera dell'Ifab, le espulsioni a tempo (sin-bins) verranno prima di tutto sperimentate nel calcio giovanile e amatoriale ed entro due o tre anni potrebbero debuttare anche nel calcio professionistico. Il cambiamento, quindi, se ci sarà avverrà in modo graduale. Come peraltro è avvenuto per altre modifiche (gli arbitri di porta, l'assistente elettronico, ecc.).

L'Ifab parlerà anche di altri temi all'ordine del giorno, a partire dalla possibilità di riconoscere maggiore libertà alle federazioni nazionali sulla modifica di alcune regole, come ad esempio quella riguardante il numero delle sostituzioni nelle serie minori. Inoltre si concentreranno gli sforzi sulla figura del "capitano", per cercare di aumentare la disciplina in campo e creare una comunicazione migliore fra i giocatori e gli arbitri". Anche su questo punto Van Basten ha avanzato una proposta: per porre fine a proteste e capannelli bisognerebbe riconoscere ai soli capitani la possibilità di confrontarsi con gli arbitri.

Come andrà a finire? Vedremo cosa deciderà il "board" il prossimo 3 marzo: la riunione avverrà in un tempio del calcio, lo stadio di Wembley.

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