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Eurolega pronta alla rivoluzione. Primo passo per l'ingresso di Dubai

Una squadra degli Emirati Arabi ammessa nella Lega adriatica

Eurolega pronta alla rivoluzione. Primo passo per l'ingresso di Dubai

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La stagione regolare di Eurolega sta arrivando alle battute finali - ieri la Virtus Bologna ha perso 96-81 in casa dello Zalgirisi, oggi l'Armani Milano gioca alle 19 a Monaco (Sky e Dazn) - prima di entrare nel vivo dei playoff e delle Final Four di Berlino (24 e 26 maggio), intanto la competizione sta andando incontro all'inevitabile rivoluzione per la sua sopravvivenza. Quella che sul finire del 2023 sembrava un'intrigante suggestione adesso sta diventando realtà: l'ingresso di Dubai nel panorama cestistico europeo.

Il primo pass è stato strappato ieri con l'ufficialità dell'ingresso della squadra di Dubai nell'ABA Liga (Lega Adriatica): 9 voti su 11 a favore per la squadra degli Emirati Arabi che giocherà le partite casalinghe a Belgrado e verserà nelle casse del campionato circa 2,5 milioni di euro a stagione nelle prossime tre (fino a quella 2026-27 quindi) con la possibilità di estendere la cooperazione. Il prossimo step sarà l'ingresso in Eurolega, una formalità: Dubai inizierà dall'EuroCup con un accordo che dovrebbe essere sulla base di 6 anni durante i quali Dubai erogherebbe ai 13 club proprietari un contributo economico (1 milione), un aumento dei finanziamenti destinati alle casse della competizione stessa (150 milioni) più l'apporto di nuovi sponsor. Inoltre ci sarebbe la proposta di ospitare tre edizioni consecutive delle Final Four alla Etihad Arena di Abu Dhabi per un ammontare totale di 75 milioni, proposta che ECA sta valutando memore del flop di Londra 2013.

Eurolega sta affrontando una crisi che stagione dopo stagione la sta logorando rendendola insostenibile a livello economico per diversi fattori: i continui aumenti degli stipendi dei giocatori non vanno di pari passo con gli incassi delle società costantemente in perdita malgrado gli sforzi di mecenati come Giorgio Armani (Milano) e Massimo Zanetti (Virtus Bologna) oltre alle polisportive come Real Madrid e Barcellona. I diritti tv non aiutano nei ricavi (circa 34 milioni di euro) in quanto Eurolega ha solo l'esposizione europea suscitando poco interesse da parte delle varie piattaforme. Tutto ciò senza più il supporto delle squadre russe come CSKA Mosca (tra i club fondatori) e Zenit San Pietroburgo (che portava con sé Gazprom). In questa stagione il dato positivo sono gli incassi dei palazzetti con 12 club che vantano una media spettatori attorno ai 10 mila (tra questi Milano) ma i margini di miglioramento sono pochi. L'insostenibilità di Eurolega è anche testimoniata sul campo con l'esempio Gran Canaria: gli spagnoli conquistarono la promozione vincendo l'ultima EuroCup ma per costi eccessivi dovettero rinunciare con Valencia richiamata.

La rivoluzione per la sopravvivenza è inevitabile per Eurolega anche perché l'NBA inizia a guardare con interesse il Vecchio Continente: contatti continui con la FIBA per creare una propria lega proprio come fatto in Africa con la BAL (Basketball Africa League) lanciata nel 2021.

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