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Fede e Cusinato bronzo E Scozzoli nei rana è argento dopo l'oro

Per la Divina Fede è una medaglia storica, perché l'unica vinta in Danimarca ma che le permette di continuare la striscia di podi agli Europei, tra vasca corta e lunga, iniziata nel 2005

Fede e Cusinato bronzo E Scozzoli nei rana è argento dopo l'oro

Si diceva che il Moro, alias Stefano Morini, l'allenatore e mentore di Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti, riuscisse a far andare forte solo i gemelli del nuoto. Macché. Da ieri, se così si può dire, è sbocciata Ilaria Cusinato, mistista di belle speranze, bronzo nei 200 misti ai campionati europei di vasca corta.

Alla Royal Arena, la baby della provincia di Cittadella, che studia cinese e si allena ad Ostia con Greg e Gabri, si toglie a 18 anni la soddisfazione del primo podio internazionale dietro al suo idolo Katinka Hosszu, sei ori per la Lady di ferro magiara, e alla connazionale Verraszto.

Ma il penultimo giorno di gare a Copenaghen si è chiuso con la medaglia nella staffetta 4x50 stile uomo donna, il che significa che la Pellegrini e la Ferraioli, in mezzo alle onde degli uomini, insieme a Luca Dotto e Marco Orsi hanno acchiappato il bronzo. Per la Divina Fede è una medaglia storica, perché l'unica vinta in Danimarca ma che le permette di continuare la striscia di podi agli Europei, tra vasca corta e lunga, iniziata nel 2005.

Una Federica Pellegrini che ha però guardato dalla tribuna la finale dei 200 stile. L'oro è andato alla francese Bonnet in 1'5219. Fede, un anno fa, di questi tempi trionfava a Windsor in 1'5173. Il calcolo è elementare.

La rana continua a regalare gioie all'Italnuoto che, a parte l'amaro quarto posto di Arianna Castiglioni ieri nei 100, ha visto Fabio Scozzoli, dopo l'oro nei 50, d'argento nella doppia distanza e battuto solo dal fenomenale Peaty.

Oggi cala il sipario e due veterani del gruppo azzurro come Dotto e Orsi, col miglior crono di accesso alla finale dei 100 stile e 100 misti, sono pronti a fare bottino pieno.

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